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Basterebbe: “Non sono indagato e i depuratori continuano a funzionare”

Novembre 15
18:26 2016

Lanciano, servizio Tgmax 15 novembre 2016 – “Non sono indagato e i depuratori continuano a funzionare”: il nuovo sequestro preventivo di 12 depuratori emesso dal gip del tribunale di Lanciano, Canosa, su richiesta del pm Vecchi, ha colto tutti di sorpresa nella sede della Sasi spa, a cominciare dal presidente Gianfranco Basterebbe, che guida da appena sei mesi l’ente gestore del servizio idrico integrato del Chietino, società a capitale pubblico costituito da 92 Comuni soci. “Dal mio predecessore Domenico Scutti – spiega Besterebbe al Tgmax – a tutta la struttura della Sasi, abbiamo lavorato alacremente per eseguire le prescrizioni della Procura”, così come individuate dal procuratore capo Francesco Menditto a fine aprile 2015, quando venne emesso il primo dispositivo di sequestro preventivo degli impianti, poiché non erano monitorati e venivano tenuti in condizioni di inadeguatezza e inefficienza. Gli impianti sono a Lanciano, Atessa, Rocca San Giovanni, Treglio, Santa Maria Imbaro, Bomba e Quadri. “Nulla si può fare immediatamente – ribadisce Basterebbe – e qui nessuno ha perso tempo. Per avere le autorizzazioni regionali definitive – ne sono arrivate per sette depuratori nelle scorse settimane – ci sono voluti mesi di lavoro con tutti gli enti coinvolti”.
Nel frattempo sono quasi terminati i lavori del nuovo depuratore di Lanciano in località Santa Croce: 5 milioni di euro di costi, un anno di lavori per la realizzazione e 3 anni di conferenze di servizi tra tutti gli enti coinvolti. Si fa presto a dire “immediatamente”.

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