Caro estinto, quanto ci costi? A Lanciano (Chieti) le agenzie funebri aderenti alla associazione di categoria Anifa e a Casartigiani denunciano l’aumento incontrollato delle tariffe per servizi e operazioni cimiteriali, in alcuni casi triplicato, come per la tumulazione che è salita da 50 fino a 180 euro, a seconda della postazione del loculo, o decuplicato, come nel caso della rimozione e posa della lapide, un costo incrementato da 12,20 euro a 134,20.
In conferenza stampa, nella sede di Casartigiani, le imprese contestano la delibera comunale del febbraio scorso, in cui si stabiliscono non solo gli aumenti ma anche costi aggiuntivi per nuovi servizi, precedentemente non contabilizzati, poiché compresi nelle tariffe in vigore; contestualmente, le agenzie funebri puntano il dito contro i tentativi di monopolio da parte della società Anxanum multiservizi intercomunali spa, del Comune di Lanciano.
“Per i servizi cimiteriali – spiega Paolo Rullo, presidente regionale Anifa – le famiglie possono rivolgersi alla propria agenzia funebre di riferimento, ai muratori e ai marmisti di fiducia per le lapidi. Chi non lo sa, però – denunciano ancora Anifa e Casartigiani – incappa nei costi esagerati della Anxanum che, è bene ricordarlo, non ha l’esclusiva”.
“Le uniche esclusive per l’amministrazione pubblica – ricorda Anifa – sono la vigilanza e il controllo della sigillatura dei loculi. Per tutto il resto, vige la libera concorrenza”.
Sul fronte multe, infine, permane la polemica per i permessi ai funerali, con ingresso in piazza Plebiscito davanti alla cattedrale consentita solo per 4 auto, dice il Comune. Ma alle agenzie di onoranze funebri viene chiesta la segnalazione di sole 2 targhe. Allora quante possono essere le auto dei famigliari autorizzate? Sul regolamento della Ztl il numero non c’è.