Rischia pena da 4 a 9 anni
Si chiama Ayad Abdelaali, 34 anni, l’uomo di origini marocchine arrestato dai carabinieri della Compagnia di Lanciano (Chieti) per maltrattamenti in famiglia.
E’ stato denunciato dalla moglie, anch’ella marocchina, che si è rivolta ai militari di Castel Frentano alcuni giorni fa, dopo l’ennesimo episodio di violenza.
La donna, assieme ai suoi tre figli minori, dei quali l’ultimo di appena due anni, si è presentata in caserma chiedendo aiuto.
“Erano molto spaventati e provati”, riferisce il maggiore Vincenzo Orlando, comandante della Compagnia. “Sono stati accolti in caserma, dove hanno ricevuto le prime assistenze dagli stessi militari e dove la donna ha poi potuto raccontare con maggiore tranquillità tutta la vicenda che la vedeva coinvolta in questa storia di violenze”.
In particolare, “la vittima – prosegue il maggiore Orlando – ha raccontato di continui episodi di minacce che era costretta a subire dal marito che la costringeva anche a non uscire di casa, minacciandola continuamente di morte”.
Nel suo racconto ai carabinieri, “la donna ha anche puntualizzato diversi episodi di violenza fisica fatta di violenti spintoni e percosse al volto e alla testa, seppur mai refertate per l’impossibilità di poter raggiungere autonomamente l’ospedale”.
A qualche giorno fa risale l’ultimo episodio di violenza, che l’ha convinta a chiedere aiuto. La dettagliata denuncia raccolta dai militari è stata trasmessa in un corposo rapporto alla Procura della Repubblica di Lanciano.
Il pm Serena Rossi ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 34enne, tradotto presso la casa circondariale di Vasto: dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia, rischia una condanna ad una pena che va dai 4 ai 9 anni di reclusione.
Nel frattempo, la malcapitata è stata affidata ai Servizi sociali del Comune di Castel Frentano e collocata in una struttura protetta, come previsto dalla normativa in materia di Codice Rosso.