Chieti: furti ai bancomat, arrestati tre pescaresi e un romano specialista nell’apertura di casseforti
Operazione di polizia

Chieti: furti ai bancomat, arrestati tre pescaresi e un romano specialista nell’apertura di casseforti.
Quattro persone sono state arrestate dalla Squadra mobile della Questura di Chieti per furto pluriaggravato in concorso in relazione ai furti di denaro contante messi a segno, senza effrazione, ad alcuni bancomat, tre dei quali nel centro a Chieti. La banda ha prelevato un bottino complessivo di 600mila euro.
Le indagini della Mobile hanno ricostruito sei furti consumati e tre tentati. I quattro, tre dei quali in carcere e uno ai domiciliari, sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Chieti Andrea Di Bernardino, su richiesta del procuratore della Repubblica del capoluogo teatino Lucia Campo.
L’operazione è stata denominata “Open All”, assieme al personale della Mobile chietina hanno collaborato i colleghi di Roma e Pescara.
I quattro, tre pescaresi con precedenti specifici e un romano specialista nell’apertura di casseforti, sono ritenuti responsabili in concorso tra di loro della commissione di nove furti (3 tentati) ai danni di altrettanti sportelli bancomat dislocati a Chieti e provincia e nelle province di Pescara e Teramo.
L’attività di indagine ha ricostruito i vari episodi criminosi messi in atto dalla banda dal 25 ottobre 2019 al 18 giugno 2021.
Il gruppo agiva con un particolare metodo di effrazione e mediante l’utilizzo di chiavi “dedicate” all’apertura di bancomat “esterni”, cioè non riforniti dagli impiegati dei diversi istituti bancari colpiti ma dagli agenti degli istituti di portavalori.
L’indagine partì dalla commissione di due furti avvenuti in poche ore in centro storico a Chieti, seguito dopo appena tre giorni da un terzo furto allo Scalo: bottino complessivo circa 300 mila euro.
Fondamentale e decisivo, è stato riferito dagli investigatori, è stato l’apporto di un insospettabile addetto alla sicurezza dei sistemi delle casseforti che alimentano gli Atm. L’uomo forniva al capo banda pescarese, così come emerso dalle indagini, codici, combinatori elettronici, chiavi di accesso ai locali tecnici e ogni utile indicazione per portare a termine le effrazioni.
Nel corso dell’attività investigativa, il 18 giugno scorso a Fossacesia Marina erano stati arrestati due pregiudicati romani, tra i quali anche uno dei destinatari dell’ordinanza odierna: furono sorpresi in flagranza del tentato furto ai danni dell’Atm sul lungomare.