Coronavirus: scendono i ricoveri in Abruzzo, cabina regia col Governo per le riaperture
Il punto di Marsilio
Migliorano i numeri dell’emergenza coronavirus in Abruzzo. Nelle ultime ore si registra un calo significativo dei ricoveri, che passano dai 615 di ieri ai 593 di oggi. I nuovi casi sono 215.
Sono emersi dall’analisi di 4.361 tamponi molecolari: è risultato positivo il 4,93% dei campioni.
Cinque i decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 2.298. I nuovi positivi hanno età compresa tra 10 mesi e 94 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 30: 14 in provincia dell’Aquila, uno in provincia di Pescara, 12 in provincia di Teramo e tre in provincia di Chieti.
I 5 decessi, uno dei quali avvenuto nei giorni scorsi e comunicato solo oggi dalla Asl competente, riguardano persone di età compresa tra 70 e 92 anni: due in provincia di Chieti, due in provincia di Pescara e una in provincia dell’Aquila.
Gli attualmente positivi sono 10.232 (-34): 537 pazienti (-20 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 56 (-2, con 2 nuovi ricoveri) sono in terapia intensiva. Sotto la soglia di allarme il tasso di occupazione dei posti letto sia per le terapie intensive sia per l’area non critica: il primo è al 26%, a fronte di un valore limite del 30%, il secondo al 36%, rispetto ad un livello di guardia del 40%. Gli altri 9.639 attualmente positivi (-12) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei 68.741 casi positivi accertati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza ad oggi, 17.075 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+93), 17.584 in provincia di Chieti (+40), 17.529 in provincia di Pescara (+17), 15.816 in provincia di Teramo (+63), 548 fuori regione (+1) e 189 (invariato) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Cabina regia Regioni-Governo per le riaperture
Il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha partecipato alla seduta della conferenza delle Regioni che si è tenuta questa mattina in video conferenza.
“Ancora una volta sono le Regioni a fare da sprone e a fornire al Governo e al Paese gli strumenti per ripartire e mettere in moto l’economia, che rappresenta la seconda grave crisi dopo quella sanitaria”, dice al termine dell’incontro.
Per Marsilio, si tratta di “una crisi economica che dobbiamo assolutamente affrontare prima che degeneri e possa davvero trasformarsi in una nuova tragedia. Le Regioni questa mattina hanno approvato delle linee guida per le riaperture di diverse attività e hanno chiesto al Governo di individuare delle date precise entro le quali permettere le riaperture anche per poter programmare la ripresa del turismo e di tanti altri settori in sofferenza come palestre, piscine, ristoranti, bar, cinema, musei”.
Le proposte delle Regioni
Il documento delle Regioni riguarda ristorazione, palestre, piscine, strutture termali, cinema e spettacoli dal vivo.
“Proposte elaborate dai Dipartimenti di prevenzione delle Regioni su cui chiederemo il parere del Cts che ci auguriamo arrivi il prima possibile – dice il presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga – per permettere al paese, in modo progressivo e ferma restando l’applicazione del principio di massima cautela in termini di contenimento della diffusione del Covid, di imboccare la strada del ritorno alla normalità”.
Le Regioni stanno inoltre valutando altre linee guida per le ulteriori attività produttive “soprattutto in relazione alla revisione e al riscontro dei diversi scenari di rischio”. Ed occorre poi verificare, conclude il presidente della Conferenza delle Regioni, “che alcune attività di servizio alla persona – parrucchieri, estetisti – attualmente chiuse nelle zone rosse possano con l’attuazione di rigidi protocolli riprendere il loro lavoro in sicurezza”.
Gli spettacoli
Almeno un metro di distanza – frontale o laterale – tra spettatori al cinema o al teatro se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla. È quanto prevede la bozza delle linee guida per la riapertura delle attività, che le Regioni sottoporranno a Governo e Cts. Dalla misure sul distanziamento sarebbero esclusi familiari e conviventi.
La ristorazione
Negli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere non si consuma al banco dopo le 14.00. Nei locali al chiuso vanno rispettati i due metri di distanza, all’aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando non si è seduti. Lo prevede la bozza delle linee guida per la riapertura delle attività. Tra le altre misure, la consultazione online del menu, il contingentamento degli ingressi in modo che la capienza del locale assicuri il mantenimento di almeno due metri di distanza. La distanza di almeno due metri tra i clienti è prevista anche al banco.
Le palestre
Nuove misure per le riaperture delle palestre, ma no allo sport da contatto fisico. È quanto prevede la bozza delle linee guida per la riapertura delle attività. Secondo il protocollo, bisognerà regolamentare l’accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l’attività fisica. Bisognerà inoltre assicurare almeno due metri di distanza tra le persone negli spogliatoi e nelle docce.
La cabina di regia con il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza sulle riaperture si terrà domani alle 11. A seguire il presidente del Consiglio terrà una conferenza stampa.