Covid: l’ex signora Amazon dona miliardi di dollari in beneficenza
E’ una delle donne più ricche al mondo

Covid: l’ex signora Amazon dona miliardi di dollari in beneficenza.
Al suo staff ha chiesto di aiutarla a donare i suoi miliardi nel più breve tempo possibile a chi ha bisogno, lo scrive lei stessa nel suo blog.
MacKenzie Scott, ex moglie del fondatore di Amazon Jeff Bezos, ha donato in beneficenza quattro miliardi 158 milioni di dollari, tre miliardi e mezzo di euro, in appena quattro mesi.
Destinatari sono state 380 organizzazioni umanitarie impegnate nel sociale e banche del cibo dislocate “in tutti i 50 Stati degli Usa, Porto Rico e Washington Dc”.
“Questa pandemia”, scrive MacKenzie Scott, 18esima donna più ricca al mondo con un patrimonio personale di oltre 60 miliardi di dollari, “è stata una palla al piede nella vita degli americani già in difficoltà. Le perdite economiche e i risultati in termini di salute sono stati peggiori per le donne, per le persone di colore e per le persone che vivono in povertà. Nel frattempo, ha aumentato sostanzialmente la ricchezza dei miliardari”.
L’ex prima contabile di Amazon ha spiegato come è nata l’idea e come l’ha attuata. “In marzo una ragazza di 19 anni di Chicago ha postato un messaggio di un gruppo di amici per aiutare chi si è trovato povero per colpa del Covid. Poi ha pubblicato su Google due moduli: uno per chi aveva bisogno di aiuto e uno per chi aveva aiuti da dare. In due giorni erano stati raccolti 7.000 dollari e quei ragazzi ne erano entusiasti. Anche io”, scrive MacKenzie Scott nel suo post.
A quel punto, l’ex moglie di Bezos ha organizzato un team di consulenti che ha esaminato oltre 6.000 enti e organizzazioni benefiche. I consulenti “hanno adottato un metodo basato sui dati per identificare le organizzazioni con forti team di leadership e risultati, con particolare attenzione a quelle che operano in comunità che si trovano ad affrontare un’alta insicurezza alimentare, molta disuguaglianza razziale, alti tassi di povertà locale e basso accesso al capitale filantropico”.
“Il risultato degli ultimi quattro mesi è stato di 4.158.500.000 dollari in donazioni a 384 organizzazioni (sulle 6.500 che le avevano chiesto fondi) in tutti e 50 gli stati, Porto Rico e Washington D.C. Alcune di esse soddisfano i bisogni primari: banche alimentari, fondi di soccorso d’emergenza e servizi di supporto per i più vulnerabili. Altre stanno affrontando le disuguaglianze sistemiche a lungo termine che sono state aggravate dalla crisi: riduzione del debito, formazione professionale, servizi finanziari e di credito per le comunità sotto-risorse, istruzione per le persone storicamente emarginate e sotto-servite, gruppi di difesa dei diritti civili”.
La selezione dei destinatari delle risorse, che quando sono di queste dimensioni scatenano appetiti indesiderabili, è stata accuratissima. Per scegliere questi 384 beneficiari, il team ha cercato suggerimenti e accolto prospettive da centinaia di esperti sul campo, finanziatori, leader non profit e volontari con decenni di esperienza.
Il patrimonio di MacKenzie Scott
MacKenzie Scott è indicata in alcune classifiche recenti come la 18esima persona più facoltosa al mondo, con un patrimonio – legato in larga parte alle partecipazioni nell’impero economico dell’ex marito Jeff Bezos garantite dagli accordi di divorzio, ma anche alla sua attività di chief executive di Amazon – che nell’ultimo anno è balzato da una stima di 23,6 miliardi di dollari fino a 60,7 miliardi.
“Questa pandemia – rileva la donna d’affari nel blog – ha schiantato le vite di diversi Americani che già facevano fatica. E le perdite, in termini sia economici sia di salute, sono state peggiori per le donne, per la gente di colore, per le persone che vivono in povertà, mentre i miliardari hanno sostanzialmente incrementato le loro ricchezze“.
Scott aveva già donato 1,7 miliardi di dollari a luglio a 116 ong impegnate a favorire “il cambiamento” nella leadership del pianeta, il che significa un totale di quasi 6 miliardi in meno di 6 mesi. Mentre Bezos – il cui patrimonio stimato ha toccato nell’ultimo anno i 185 miliardi – si è ‘limitato’ a novembre a versare 800 milioni di dollari a 16 organizzazioni anche se nell’anno si è impegnato, fra varie iniziative filantropiche, a sborsare 10 miliardi per sostenere la battaglia contro i cambiamenti climatici.
Tra i ricchi donatori più attivi al tempo della pandemia, la Bbc cita Jack Dorsey, cofondatore di Twitter, che ha messo sul piatto per la lotta al virus un miliardo di dollari, ben un quarto del suo intero patrimonio stimato; oltre a Bill Gates e a sua moglie Melinda, che si sono impegnati a finanziare con 305 milioni la corsa ai vaccini. Non dimentica inoltre l’ex campione Michael Jordan, leggenda del basket, che ha tirato fuori di tasca sua 100 milioni di dollari in favore del movimento anti razzista Black Lives Matters e di iniziative concrete contro le ingiustizie sociali in America da realizzare nel prossimo decennio.