Ecolan: Consiglio di Stato ribalta sentenza Tar Pescara, affidamento del Comune di Atessa era legittimo
Giudici confermano: anche la discarica è attività prevalente
Questo risultato lo si deve ai sindaci dei 53 comuni soci, dice il presidente della S.p.A. pubblica Massimo Ranieri: “Se questa società ha raggiunto degli obiettivi è dovuto al fatto che tutti i sindaci ci hanno creduto”, approvando in ogni singolo consiglio comunale le modifiche proposte allo statuto che poi è stato adeguato alle nuove normative, particolarmente riguardo al controllo analogo che veniva messo in discussione nel dibattito politico locale.
Un altro elemento, emerso dalla sentenza del 30 aprile scorso, è quello relativo all’attività prevalente, che – scrivono i giudici – “è rappresentata anche dalla gestione e proprietà della discarica assieme agli affidamenti del servizio”.
Il nuovo statuto ha rafforzato il cosiddetto controllo analogo da parte dei Comuni soci, composto oggi da nove membri in rappresentanza dei comuni soci grandi, medi e piccoli e che hanno affidato il servizio di igiene urbana alla Ecolan. La carta statutaria precedente, invece, prevedeva un comitato ristretto in rappresentanza di tutti i soci, compresi quelli non affidatari del servizio.
La gestione pubblica dei rifiuti piace anche ad altri comuni che ne chiedono il servizio: dopo i nuovi ingressi di Castiglione Messer Marino, Crecchio e Tollo, bussano alle porte di EcoLan l’Unione dei Comuni del Sinello, Casalbordino, Pollutri e Fraine, tutti nella provincia chietina.