La notizia
Basta con gli stereotipi del pastore dannunziano e del cafone di Ignazio Silone: l’Abruzzo è terra di imprenditori che hanno hanno fatto la rivoluzione agricola, industriale e ambientale-turistica nel corso dei secoli.
Il modello di sviluppo abruzzese è delineato dal docente di Storia economica all’Università di Chieti – Pescara, Costantino Felice, che ha tenuto una lezione ai giornalisti all’interno dello stabilimento Honda di Atessa.
Qui, in val di Sangro, terzo distretto per il settore delle due ruote in Italia, dopo Lombardia e Emilia Romagna, “vengono prodotti 600 motocicli al giorno, alla media di uno ogni 90 secondi”, dice l’amministratore delegato di Honda Italia Marcello Vinciguerra.
E proprio in val di Sangro, cinquant’anni fa, la popolazione scelse di dire no alla Sangro-Chimica e all’industria petrolchimica, imponendo alla politica dell’epoca altre scelte, come l’automotive con Fiat e Honda.