Nella torre civica di Lanciano
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Lanciano, servizio Tgmax 2 aprile 2016. Lanciano: era un pesce d’aprile l’hotel di lusso nella Torre civica (leggi QUI) ma l’idea non dispiace e c’è anche chi vorrebbe decidere ai cittadini.
Era un pesce d’aprile l’hotel di lusso nella Torre civica di Lanciano (Chieti), ma l’idea non dispiace.
Pubblicata alle prime ore del mattino sui siti della stampa frentana e sui social network, la notizia ha fatto discutere sia gli scettici che i possibilisti, accendendo anche animi di chi ne avrebbe voluto fare una questione di democrazia invitando gli stessi cittadini ad esprimersi. C’è chi vorrebbe mantenere il monumento intatto e chi si è divertito, mangiata la foglia, ad abbinare all’esclusivo residence anche una spa. Perché no?
Di dimore storiche recuperate e utilizzate in tal modo a fini turistici è pieno il bel paese, c’è persino un’associazione che le sceglie con cura attribuendo certificati di qualità. Sulla scia della moda che venti anni fa ha fatto la fortuna dei fari abbandonati nell’arcipelago della Croazia, moda che si sta scoprendo solo oggi in Italia con la vendita all’asta dei fari dismessi e in cui forse gli imprenditori locali non credono abbastanza.
Puristi restano all’interno di Italia nostra, e non poteva essere diversamente. Ai possibilisti non resta che bearsi di tali opportunità in altre località, dal Salento alle Alpi, in attesa che qualcosa possa cambiare anche in Abruzzo.