[ot-video][/ot-video]”Quella che state disegnando è l’industria 4.0 a piena potenza”. Lo ha detto il ministro della Coesione territoriale e del mezzogiorno, Claudio De Vincenti, tracciando le conclusioni del workshop di presentazione dei nuovi 11 progetti del Polo innovazione Automotive, nella sede di Santa Maria Imbaro (Chieti).
I nuovi 11 progetti coinvolgono 15 aziende, oltre alle università dell’Aquila e Politecnica delle Marche. Sono finanziati con fondi Par Fsc Abruzzo per 8 milioni di euro, con un investimento complessivo di 14 milioni. Sette dei progetti sono direttamente collegati al Ducato prodotto in Sevel, illustrati alla platea dall’ingegnere Enrico Pisino, Head of innovation Fca: hanno come obiettivo prioritario il miglioramento delle prestazioni in termini di alleggerimento dei materiali, utilizzo di tecnologie innovative, riduzione di pesi, consumi e costi per ridurre l’impatto ambientale e migliorare le performance.
Al tavolo dei relatori: il vice presidente della Regione Abruzzo, con delega alle Attività produttive, Giovanni Lolli, il presidente del Polo Automotive Giuseppe Ranalli e il direttore Raffaele Trivilino.
L’incontro organizzato al Polo per la “Presentazione dei progetti di ricerca automotive finanziati con fondi per sviluppo e coesione (Par Fsc Abruzzo) e linee strategiche per la programmazione del Polo Automotive 2017-18” ha visto la prsenza per tutta al durata del ministro De Vincenti, che ha potuto assistere ad un vero e proprio confronto tra aziende, istituzioni e organizzazioni sindacali e datoriali sullo stato di salute del settore automotive, in particolare in Abruzzo. Il sistema delle imprese automotive rappresenta per la regione, e in particolare la Val Di Sangro (la cosiddetta Automotive & Mechatronic Valley), un motore di sviluppo e crescita: in Abruzzo il sistema delle imprese di settore, infatti, occupa circa 30 mila addetti, di cui 25 mila in provincia di Chieti, per un fatturato di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero. Il sistema automotive da solo rappresenta il 50% dell’export regionale.
“Qui si respira la cultura del fare” ha commentato il ministro, dopo aver ascoltato la presentazione dei progetti e delle linee strategiche del Polo. De Vincenti ha speso parole di grande apprezzamento per l’Abruzzo e, in particolare, per il Polo Automotive, per la capacità di creare una “straordinaria connessione tra ricerca, innovazione e industria” e per la capacità di essere aperti e inclusivi. “La presenza nel Polo Automotive – ha aggiunto – di 21 aziende su 66 provenienti da fuori regione, dimostra che l’Abruzzo può e deve essere protagonista a livello nazionale e internazionale, rafforzando la propria capacità di essere leader anche rispetto alle regioni del Nord”.
Anche il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha posto l’accento sulla natura del Polo come ‘sistema aperto’ che riesce a far lavorare insieme piccole e grandi aziende, università, sistema formativo ed istituzioni, a non chiudersi a riccio ma ad aprirsi anche a realtà di fuori regione. “Non è un caso – ha detto Lolli – che l’Abruzzo è stata la prima regione che ha ammesso a finanziamento progetti di ricerca di aziende di fuori regione, purché i risultati avessero ricadute sul territorio”.
“Con il Cluster Trasporti e con il Polo di Innovazione Abruzzese – ha sottolineato Enrico Pisino, Head of Innovation del gruppo Fca e presidente del Cluster Trasporti Italia 2020 (di cui il Polo è attivo) – stiamo di fatto realizzando quella che mi piace chiamare hyper-collaboration per la Ricerca e Innovazione. Abbiamo sviluppato una rete per l’innovazione e stiamo utilizzando un approccio per definire le sfide per la mobilità di superficie e per realizzare i progetti di Ricerca che supera il concetto di ecosistema dell’innovazione, andando a coinvolgere, dalla definizione della strategia alla commercializzazione dei risultati, i centri di competenza e le aziende eccellenti indipendentemente dai confini e dalla geografia”.
Oltre ai progetti Par Fsc, nel corso dell’evento sono state illustrate anche le linee di ricerca strategiche del Polo nel periodo 2017-18. In particolare, il presidente Giuseppe Ranalli ha posto l’accento sui nuovi progetti avviati: quelli in ambito regionale (oltre ai progetti Par Fsc) con l’Avviso POR FESR relativo al sostegno a progetti di Innovazione delle Grandi Imprese e delle PMI nelle aree di specializzazione S3 che coinvolge diverse aziende aderenti al Polo, che a sua volta fornisce supporto e servizi; quelli relativi al progetto Emerge e alla sperimentazione della tecnologia 5G a L’Aquila – una partnership tra Università dell’Aquila, RadioLabs, IAM, Leonardo, Telespazio, Elital per la progettazione di soluzioni per la realizzazione di funzionalità avanzate di gestione efficiente dei flussi di mobilità basate su nuove tecniche di navigazione; infine, i nuovi progetti in ambito europeo, tra cui H2020 FreeWheel, che riguarda i temi dell’elettrificazione dei veicoli, e A.U.T.O. 4.0, un progetto Erasmus+ che riguarda i temi delle competenze e conoscenze e della formazione continua dei lavoratori in ottica Industria 4.0 in ambito automotive. IAM in questo caso è il capofila del progetto.
Sono intervenuti anche rappresentanti delle aziende più importanti del settore che hanno illustrato i loro programmi e i rappresentati delle organizzazioni datoriali e sindacali, come Confindustria, Cna, Cgil, Cisl e Uil.