Ladri vandali tornano al liceo scientifico di Lanciano. Ventiquattro ore dopo l’arresto di uno dei presunti responsabili del furto di 18 computer commesso la notte tra il 20 e il 21 marzo, il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Lanciano è stato nuovamente preso di mira dai ladri. Questa volta, però, i soliti ignoti non si sono limitati a portar via l’attrezzatura informatica, ma hanno letteralmente vandalizzato la scuola. Tanto che i 1000 studenti non hanno potuto fare lezione e sono stati rimandati a casa.
L’amara scoperta è avvenuta al mattino, all’apertura dell’edificio scolastico. Il nuovo blitz si è concluso con il furto di più di 30 tra personal computer e tablet e il danneggiamento di decine di porte, dei laboratori, degli uffici amministrativi e della dirigenza. I ladri hanno preso i 12 pc rimasti nell’aula informatica poi un’altra ventina di computer e tablet che erano in uffici, laboratori e all’interno di un armadio blindato. È stata rubata anche la cassaforte che conteneva un fondo cassa di un paio di centinaia di euro. I danni stavolta sono davvero ingenti, secondo una prima stima ammontano a 50 mila euro.
Come per il precedente, anche su questo furto indagano gli agenti del commissariato di Lanciano. Sul posto ha lavorato la scientifica per i rilievi del caso. L’unico presunto responsabile finora arrestato, un 21 enne residente a Montesilvano, è stato identificato sulla base di un’impronta lasciata sul posto. Adesso si cercano i complici, potrebbero essere stati loro a infierire di nuovo sul Galilei.
Le lezioni riprenderanno regolarmente venerdì mattina, dopo un lungo lavoro di ripristino dei luoghi e di pulizia da parte del personale della scuola.
Ancora una volta bisogna constatare l’assenza della Provincia di Chieti, titolare dell’immobile, che in occasione di altri episodi criminosi a danno di scuole ha più volte ribadito di non avere fondi da destinare al ripristino degli impianti di allarme, lasciando di fatto gli istituti superiori alla mercé di vandali e ladri. Il vice preside del Galilei, Carlo Orecchioni, fa notare che a fronte di poche centinaia di euro di prevenzione, occorreranno decine di migliaia di euro per riparare i danni.