Elezioni comunali
Il centrodestra si ricompatta e converge su Filippo Paolini: una notizia attesa e nell’aria da settimane, dopo mesi di estenuanti trattative ai tavoli regionali dei partiti lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc, che non hanno saputo trovare un nome nuovo per la candidatura unitaria a sindaco di Lanciano (Chieti).
Una impasse che l’ex primo cittadino, in carica per due mandati consecutivi dal 2001 al 2011, ha saputo cogliere come opportunità, mettendosi a disposizione della coalizione e creando assieme a Tonia Paolucci un polo civico di centrodestra in città.
Messi da parte i singoli candidati, Danilo Ranieri per la Lega e Paolo Bomba per Fratelli d’Italia, che un passo indietro a favore di Paolini lo aveva già compiuto “a sorpresa” alcune settimane fa, la ricomposizione del centrodestra è avvenuta alla vigilia del ferragosto, dopo l’ennesimo incontro pescarese, con alcuni esponenti politici in tenuta vacanziera per la sorridente foto di gruppo di rito.
La corsa a sindaco a Lanciano si è incardinata dunque su due schieramenti, che vedono entrambe le coalizioni di partito affiancate da gruppi civici: Filippo Paolini, 65 anni, avvocato e una lunga esperienza amministrativa correrà per il centrodestra, mentre il centrosinistra ha trovato l’unitarietà su Leo Marongiu, 40enne, presidente uscente del consiglio comunale e tanta voglia di correre.
Nelle prossime due settimane bisognerà chiudere le liste, da presentare 30 giorni prima del voto.
Tra partiti e gruppi civici nel centrodestra al momento se ne contano 7: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia che verosimilmente ne costituirà una assieme all’Udc, le tre civiche di Paolini e Libertà in azione della Paolucci.
Il centrosinistra ne ha almeno 4 in partenza: Partito Democratico, Lanciano per tutti, del candidato sindaco Marongiu, Lanciano in Comune di Dora Bendotti e Progetto Lanciano di Giacinto Verna.
Lancianesi alle urne il 3 e 4 ottobre prossimi.