Di venerdì sera
Qualcuno ha avuto dieci giorni di prognosi, qualcun altro deve terminare gli accertamenti in giornata: notte movimentata al Pronto soccorso di Lanciano (Chieti) per una lite in una nota famiglia rom della città, che ha coinvolto una decina di persone.
Se le sono date di santa ragione con le mazze di legno e manici di scopa e persino un cric. Il culmine c’è stato alle dieci di ieri sera, quando i fratelli di località Torre Marino si sono recati dai congiunti di via Sabino, all’incrocio con via Spataro, nel quartiere Santa Rita. Qui si sono azzuffati fratelli, cugini e affini, in un parapiglia ancora da ricostruire nella dinamica dei fatti e nelle varie responsabilità.
Per sedare la lite è stato necessario il rinforzo di pattuglie della polizia da Vasto e Chieti, oltre ai carabinieri e alla guardia di finanza del posto.
Le indagini sono affidate al commissariato di polizia di Lanciano, con il commissario Mario Di Giuseppe che ha ascoltato i protagonisti della zuffa fino alle 6 del mattino.
Non è ancora emerso il motivo della lite, nessuno lo ha detto. Le indagini proseguono.
Spedizione punitiva in cinque
È stata “una vera e propria spedizione punitiva”, ad opera di cinque soggetti della famiglia nella casa del congiunto nel quartiere Santa Rita, precisa una nota del vice questore Lucia D’Agostino.
Per alcuni feriti, terminati gli accertamenti dei sanitari in mattinata, le prognosi arrivano a 30 giorni.