Lanciano: l’ultimo saluto a Giulio Bomba, paladino dei diritti dei malati
Le esequie
Sono accorsi in tanti nella Cattedrale della Madonna del Ponte, a Lanciano (Chieti), a rendere omaggio a Giulio Bomba, 75 anni, fondatore e presidente dell’associazione Ared (per pazienti emodializzati, in dialisi e trapiantati).
Una vita al servizio dei malati e dei loro diritti, Giulio stesso aveva subito un trapianto di rene ma le sue condizioni fragili non lo distoglievano dall’impegno sociale. Anche quando per una decina di anni si è occupato in prima persona del periodico “Terramé”, edito dalla curia frentana all’epoca presieduta dall’arcivescovo Carlo Ghidelli. “Ha quindi portato la parola del Vangelo”, ha detto l’arcivescovo di Lanciano-Ortona Emidio Cipollone durante l’omelia funebre di ieri pomeriggio.
“Concreto ed educato nelle sue battaglie per la sanità, mai arrogante”, lo ricorda il sindaco Filippo Paolini nel suo intervento a chiusura delle esequie.
A rendere omaggio al feretro c’erano anche l’ex sindaco Mario Pupillo, il vice sindaco Danilo Ranieri e alcuni medici dell’ospedale “Renzetti” dove Bomba si prodigò per realizzare la Cittadella del volontariato. Lascia l’adorata moglie Adriana Iocco, la figlia Laura e i nipoti, tutti affranti dal dolore per la prematura scomparsa del loro congiunto.
Giulio Bomba è il 106esimo decesso legato al Covid nella città di Lanciano, dall’inizio della pandemia.