Lanciano in lutto abbraccia il suo vice sindaco. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro dalla camera ardente allestita nella Casa di conversazione alla cattedrale della Madonna del Ponte.
Sono gli amici e il fratello Roberto a farsene carico, tra le lacrime, fino ai piedi dell’altare. Una chiesa gremita ha partecipato commossa al rito funebre, officiato dall’arcivescovo Emidio Cipollone. “Pino non ha mostrato i segni del potere – ha detto citando don Tonino Bello – ma ha lasciato il potere dei segni, e voi che siete qui così in tanti lo dimostrate”.
Il gonfalone di Lanciano listato a lutto per la prematura scomparsa di Pino Valente, 47 anni, vice sindaco e assessore a bilancio e lavori pubblici. Cuore e mente a servizio della gente, ha ricordato ancora il vescovo, con una grande passione per la sua città. “Lo dico lo faccio”, chissà se Pino sapeva che il suo slogan era già nelle sacre scritture, dice ancora il vescovo ricordando di averlo conosciuto nella campagna elettorale del 2011.
Alla funzione ha partecipato tutta l’amministrazione comunale, esponenti di maggioranza e di minoranza, oltre a una ventina di sindaci della provincia: dal primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio, ai sindaci di Guardiagrele e Ortona, da Fossacesia a Treglio e Villa Santa Maria.
Una sciarpa posata sulla bara e uno striscione appeso al palazzo municipale per ricordare la sua fede rossonera. E poi le testimonianze degli amici di Progetto Lanciano e ancor prima di Frentania Provincia, l’associazione che lo fece conoscere ai più attraverso le prime battaglie sui temi della sanità e dell’ambiente.
Anche la Regione Abruzzo, con il consigliere delegato Camillo D’Alessandro, ha testimoniato la passione di Valente per la sua città e il territorio: non è un progetto impossibile, usava dire, ne verrà fuori un capolavoro.
E infine il sindaco, Mario Pupillo: è stato un fratello, leale e sincero, come in politica non è facile incontrarne.
Tanti i manifesti di cordoglio affissi in città, dai partiti politici alle associazioni di categoria agli amici giornalisti. Testimonianze di sincero affetto per un giovane cittadino divenuto amministratore pubblico, che ha saputo portare la politica tra la gente.