Già noti alle forze dell’ordine
La tecnica è sempre la stessa, telefonano agli anziani fingendosi nipoti bisognosi di contanti urgentemente ma poi consegnano un pacco di cianfrusaglie, scomparendo col bottino. Che l’ultima volta a Lanciano (Chieti), un mese fa, era stato di oltre 10 mila Euro, tra bancomat e gioielli di famiglia, ma stavolta i carabinieri hanno fermato i truffatori prima del colpo.
Così sono stati arrestati due napoletani in trasferta, che nel plico da consegnare avevano messo della comune diavolina spacciandola per l’hard disk di un computer.
A subodorare la truffa è stata una nonnina in gamba, riferisce il comandante Compagnia Vincenzo Orlando: Lucia, 81 anni, residente in zona centrale, ha avvisato il figlio, che a sua volta ha allertato il 112. E’ quindi scattata la trappola: mentre la nonnina intratteneva i sedicenti nipoti al telefono per concordare la consegna del pacco in cambio di 4.400 Euro, i carabinieri arrivavano sotto casa e ammanettavano i furfanti, già in sosta, nell’attesa dell’appuntamento, in un’auto peraltro risultata rubata e con targa clonata.
Al Tgmax il maggiore Orlando definisce la truffa agli anziani tra i reati più odiosi, perché perpetrati a danno di persone solitamente fragili.
Il fatto
Quando nella tarda mattinata di ieri un’anziana allarmata ha segnalato un tentativo di truffa nei suoi confronti, è scattato il piano di intervento da parte dei carabinieri. La tecnica era tra le più classiche: un ragazzo telefona alla vittima e, spacciandosi per il nipote, le preannuncia l’arrivo di un corriere con un pacco da ritirare dietro pagamento in contanti o in monili d’oro.
“I militari in borghese del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanciano – riferisce il comandante Orlando – già impegnati in uno specifico servizio di controllo del territorio, sono giunti immediatamente nelle vicinanze dell’abitazione dell’anziana e, mentre quest’ultima concordava le modalità di consegna del pacco intrattenendo il più possibile al telefono il finto nipote che le chiedeva la somma di 4.400 euro o monili d’oro, individuavano un’autovettura con due giovani a bordo in chiaro atteggiamento guardingo, parcheggiata a pochi metri dall’ingresso dello stabile. I carabinieri hanno quindi attivato un servizio di osservazione ma i due malviventi, avendo probabilmente percepito qualcosa di strano, si allontanavano repentinamente dal luogo a bordo dell’autovettura ma venivano bloccati poco distante dai Carabinieri del Nucleo operativo opportunamente appostati”.
“La perquisizione dei due soggetti e dell’autovettura permetteva ai militari di rinvenire un pacchetto già predisposto per la consegna, avvolto da nastro per pacchi, contenente una confezione di cubetti accendifuoco, altro nastro da imballaggio ed alcuni pacchi di sale, oggetti solitamente utilizzati per compiere questo genere di reati, nonché i telefoni cellulari utilizzati per comunicare con il complice telefonista”.
“Successivi approfondimenti sul veicolo in loro possesso, una Renault Capture, permettevano di verificare che l’auto era di provenienza furtiva, rubata nel 2017 a Napoli, e che circolava con una targa clonata quindi non appartenente a quel veicolo bensì ad un altro circolante regolarmente”.
“I solidi elementi di colpevolezza raccolti nell’immediatezza nonché la valutazione della personalità dei fermati, già noti alle forze dell’ordine, hanno fatto scattare l’arresto in flagranza di reato per Giuseppe Corbo, 43 anno, e Domenico di Palo, 27, che ora dovranno rispondere di tentata truffa, aggravata dalla minorata difesa della vittima, nonché della ricettazione del veicolo che intanto è stato sequestrato per ulteriori approfondimenti”.
Gli arrestati, inizialmente trattenuti nelle camere di sicurezza, questa mattina sono stati tradotti al Tribunale di Lanciano dove si è tenuta l’udienza di convalida. Il Giudice, stante i gravi indizi raccolti e la pericolosità dei soggetti, ha convalidato l’arresto ed ha disposto gli arresti domiciliari per Corbo e il divieto di dimora in Lanciano per Di Palo, aggiornando l’udienza al mese di giugno.
La truffa ad aprile
Solo qualche giorno fa, i Carabinieri della Stazione di Lanciano avevano denunciato in stato di libertà C.G., 25enne, anch’egli napoletano, essendosi reso responsabile di analoga truffa, perpetrata in Lanciano lo scorso 6 aprile ai danni di una 80enne del luogo che, nella circostanza, oltre a denaro e oro, aveva consegnato anche la carta bancomat. E proprio le telecamere della banca, durante un prelievo, lo hanno immortalato, consentendone l’identificazione.
La prevenzione
“L’Arma dei Carabinieri ha sempre rivolto la massima attenzione riguardo alla tematiche delle truffe agli anziani ed alla tutela delle fasce più deboli della società”, commenta il magg. Orlando. L’attività informativa e di prevenzione è costantemente seguita; molteplici sono gli incontri informativi a favore degli anziani da parte dei carabinieri con consigli preziosi per non cadere nella rete di simili malfattori. Incontri si sono svolti nei centri per anziani, nei circoli ricreativi, nei locali messi a disposizione dei vari comuni “e si è intervenuti anche nelle chiese – conclude il comandante – a margine delle celebrazioni liturgiche sensibilizzando continuamente gli anziani a mantenere sempre alta l’attenzione ed a chiamare tempestivamente il numero di emergenza 112 al verificarsi di situazioni anomale”.