L’epifania del candidato presidente
Sceglie il giorno del suo compleanno, Giovanni Legnini, per aprire la sede elettorale a Pescara e presentare le tre liste legate alla sua candidatura a presidente della Regione Abruzzo. “Un’ampia coalizione di cittadini, di società civile, con molti candidati alla prima esperienza, una coalizione tra progressisti, liberali, popolari, cattolici come io auspicavo, un campo largo, repubblicano, che si richiama ai valori della nostra Costituzione, il che – commenta Legnini – costituisce una novità per l’Abruzzo, ma anche per il nostro Paese”.
L’ex vicepresidente del Csm, candidato alla presidenza della Regione alle elezioni del prossimo 10 febbraio, ha descritto la coalizione che lo sosterrà, inaugurando il suo comitato a Pescara, nella centralissima via Piave.
“Tre sono le liste collegate alla mia candidatura – ha aggiunto – Legnini presidente, Abruzzo in Comune, che rappresenta il mondo degli amministratori locali, e un’altra che rappresenta le culture del volontariato e del cattolicesimo democratico. Poi altre liste civiche e le forze politiche di centrosinistra che sostengono questa coalizione alla testa della quale vi sono i cittadini”.
Legnini propone una “rivoluzione copernicana, non più l’esercizio del potere autoreferenziale”.
“Bisogna partire dai bisogni dei cittadini, dalle esigenze del territorio e ascoltare”, ha detto il candidato, rivolgendosi a quanti si candideranno per sostenerlo, Legnini li ha invitati ad intercettare coloro che in passato hanno votato il M5s, “Se vogliono votare l’inconcludenza dei Cinquestelle e ripetere esperienze fallimentari come quelle di Roma e Torino” d’altro canto, ha aggiunto, “ascoltiamo anche i cittadini delusi. Il Movimento Cinquestelle è diventato un partito di potere, loro sono il potere adesso, che d’altra parte esercitano legittimamente”.
Sul fronte centrodestra, che in queste ore sembra stia recuperando la compattezza con la frangia di Fabrizio Di Stefano, Legnini mette in guardia: “Il 10 febbraio chi voterà Lega non voterà Salvini, ma Marsilio: la scelta sarà tra un romano, l’inconcludenza dei 5 Stelle e di chi li rappresenta in Abruzzo e un candidato presidente voluto dalla maggioranza dei sindaci abruzzesi e da moltissimi cittadini e sostenuto da un’ampia alleanza di liberali e progressisti, cattolici democratici e popolari, in grado di dar vita a una grande stagione di governo che dia forza e autorevolezza alla nostra regione”.
Tra i candidati presenti all’inaugurazione, c’erano anche l’assessore comunale di Lanciano Davide Caporale e il presidente di Nuovo Senso Civico Alessandro Lanci: l’assessore di Lanciano al Sociale Dora Bendotti e Lanci sono candidati nella stessa lista “Legnini Presidente”.