Il video
“Ci dissero che i nostri contratti sarebbero stati tutti rinnovati e invece siamo stati licenziati senza un motivo il giorno prima della festa dei lavoratori”.
Da “angeli” in tempo di pandemia da Covid-19 a “licenziati” in tronco, con una mail, il 30 aprile scorso.
A Pescara, davanti alla sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, va in scena la protesta amara degli operatori socio sanitari della Asl provinciale di Chieti.
In 40 sono giunti da Lanciano, Vasto e dal capoluogo chietino per raccontare la loro storia e incontrare in delegazione l’assessore Nicoletta Verì.
“Questa tuta che indossavamo nei reparti Covid per ore e ore senza potercela togliere neppure per recarci in bagno – racconta al Tgmax una oss durante il sit-in – oggi è stata presa e buttata via. Non siamo più nulla”.
“Ci si sente usa e getta, tante promesse fatte ma non mantenute – dice un’altra oss al Tgmax -. Siamo stati all’oscuro di tutto fino al 30 aprile e all’arrivo della mail di licenziamento”.
La questione sarà valutata la prossima settimana dall’assessorato, ma il timore è che non potrà essere rinnovato il contratto per i lavoratori licenziati. Sono terminati i fondi dell’emergenza Covid.