Era moglie del sindaco
Per anni è stata a capo del Laboratorio di Trasduzione del Segnale al Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Chieti), dove si spese in prima persona per trovare una soluzione alternativa alla chiusura del prestigioso centro di ricerca biomedica e farmacologica, avvenuta nel 2015: oggi un brutto male ha sottratto Mariella Di Girolamo, 61 anni, biologa e ricercatrice, alla famiglia, agli amici e ai tanti colleghi del mondo della ricerca scientifica.
E’ lutto a Mozzagrogna, dove la Di Girolamo viveva assieme al marito Tommaso Schips, medico e sindaco del paese, e ai due figli Marta e Valerio, che nel manifesto funebre “annunciano la dolorosissima perdita”.
Di Girolamo era membro del Comitato tecnico scientifico della Fondazione abruzzese per le Scienze della vita, nata dalle ceneri della Onlus Negri Sud. “Era l’anima del Comitato – commenta la segretaria della Fondazione, Andreina Poggi – si era battuta molto per l’istituzione di premi di tesi di dottorato di ricerca fatti nelle università abruzzesi. Oggi la piangiamo come scienziata, moglie, madre e amica”.
Mariella Di Girolamo era nata a Napoli, dove si laureò alla “Federico II” in Scienze Biologiche. “Arrivò al Negri Sud con la borsa di studio triennale Formez 1988-91 – ricorda al Tgmax la Poggi – erano i primi anni del Consorzio con gli aspiranti ricercatori. E’ sempre stata nel gruppo di Daniela Corda, direttrice fino al 2010 del Dipartimento di Biologia cellulare e oncologia. Era molto brava – prosegue – anche come formatrice di giovani ricercatori alle prese con le prime attività di laboratorio e con l’approfondimento di temi importanti di ricerca. Molti anche gli allievi che ha formato nel PH. D. Programme in Life Sciences (Scienze della Vita) della Open University acceso al Negri sud”.
“Non si era rassegnata alla chiusura del Consorzio, la ricerca era la sua missione di vita. Studiava i farmaci possibili inibitori dello sviluppo del cancro, del quale purtroppo è stata vittima. I frutti del suo lavoro – ricorda ancora la Poggi – sono stati al centro del ‘XXI Meeting ADP ribosilazione’ tenuto a Palazzo degli studi, a Lanciano, nel 2008”.
“I suoi impegni di ricerca varcavano i confini del Negri sud – sottolinea la Poggi – Dopo la chiusura, continuava comunque a collaborare con il Mario Negri di Milano e l’università di Modena, con vari gruppi di ricercatori”.
La sua determinazione e la sua forza l’hanno spinta negli ultimi tempi a creare una piccola struttura di ricerca, la SoL&Pharma Biotechnology Research, per proseguire i suoi studi sui tumori e su quei processi in cui la proliferazione cellulare deve essere bloccata.
La scomparsa prematura di Mariella Di Girolamo ha suscitato molto dolore negli ex collaboratori del Negri sud, in tanti hanno manifestato cordoglio e sono attesi al funerale che si svolgerà domani, giovedì 17 giugno, alle ore 10.30 nella chiesa di Mozzagrogna.
Manifesti di cordoglio affissi in paese per il sindaco Schips: il Consiglio comunale, la lista Uniti per crescere, il segretario comunale, i dipendenti e collaboratori, il personale scolastico delle scuole primaria e secondaria, aziende e residenti.
Il ricordo di Giovanni de Gaetano e Maria Benedetta Donati
“La notizia della scomparsa di Mariella Di Girolamo non ci ha colto di sorpresa, perché alcune ricercatrici del Negri Sud ci avevano informato costantemente del progresso della malattia che aveva colpito Mariella. Siamo tornati spesso con la mente, in questo doloroso periodo, al ricordo degli ultimi Anni 80, quando Mariella, con altri nove giovani ricercatori/ricercatrici residenti nel Sud Italia, aveva vinto una delle 10 borse di studio triennali messe a disposizione dell’Istituto, che muoveva i primi passi a Santa Maria Imbaro, dal FORMEZ, l’Agenzia per la Formazione per il Mezzogiorno. I concorrenti a quel concorso erano stati alcune centinaia. Da allora, Mariella si era formata e progressivamente affermata, sotto la guida della Dott.ssa Daniela Corda, in un campo nuovo della biologia, la trasmissione di segnali tra cellule, fornendo in particolare contributi scientifici originali su alcune reazioni biochimiche, come la ribosilazione dell’ADP (almeno 25 pubblicazioni su riviste internazionali). Ricordiamo la riservatezza di Mariella, la sua presenza preziosa in mezzo ai giovani borsisti del laboratorio e soprattutto il suo sorriso. Vadano all’amico Tommaso e ai figli Marta e Valerio il nostro ricordo affettuoso e il nostro rimpianto per aver condiviso con Mariella, per troppo breve tempo, un’esperienza umana e scientifica di profondo spessore”.