“Non luogo a procedere”: così il giudice del tribunale di Lanciano (Chieti), Marina Valente, ha chiuso il procedimento penale a carico di un funzionario tecnico di Terna, accusato di falsità ideologica.
I fatti contestati risalgono all’8 luglio 2015, in località Sant’Onofrio di Lanciano.
Tutto ruotava attorno alla presenza, dichiarata o meno, della titolare del terreno per cui gli addetti di Terna avrebbero dovuto eseguire l’immissione in possesso: Franca Colanero c’era, la si vede chiaramente nei video, anche nelle immagini filmate dal Tgmax, riprese da testate nazionali che si occuparono dell’intera questione. Ma non è bastato.
Nel pomeriggio ci furono tafferugli, intervennero gli agenti del commissariato di polizia di Lanciano a sospendere l’immissione nel terreno. Nella calca Colanero finì rovinosamente a terra.
In sostanza, il giudice, nonostante la richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pm Serena Rossi, ha ritenuto valido il verbale del funzionario che agiva per conto di Terna, la S.P.A. che in seguito costruì l’elettrodotto Villanova-Gissi. Resta l’amarezza nelle parole di Franca Colanero, “la giustizia non è uguale per tutti”.