Operaio morto a Casalbordino, troppi incidenti nei cantieri stradali. La denuncia è di Alessia Antenucci, segretaria generale Fillea-Cgil Chieti a proposito della morte dell’operaio 55enne di San Salvo (Chieti) che la mattina di martedì 2 maggio a Casalbordino (Chieti) è stato travolto e ucciso da un escavatore.
“Nell’attesa di sapere l’esatta dinamica dell’ennesimo infortunio, e che gli enti preposti accertino eventuali responsabilità, segnaliamo che accadono con sempre maggiore frequenza incidenti che riguardano cantieri stradali, nei quali spesso non vengono rispettate le norme di sicurezza – dice Antenucci -. Ribadiamo l’importanza, oltre all’adozione di tutte le misure idonee a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, di rispondere all’obbligo previsto dalle norme di legge, da parte delle aziende, di formare e informare i lavoratori sui rischi e sull’applicazione delle misure, atte a salvaguardarne l’incolumità”.
La segretaria della Fillea Cgil evidenzia come, pur non avendo ancora elementi certi sulla dinamica dell’incidente di Casalbordino che ha provocato la morte dell’operaio, le cause siano sempre le stesse, ovvero norme sulla sicurezza carenti e spesso inesistenti, assenza di un’adeguata cultura sulla sicurezza e precarietà dei rapporti di lavoro. “In questi momenti – conclude la Antenucci – non possiamo che ribadire il nostro quotidiano impegno volto a favorire un lavoro sicuro, a fare in modo che si lavori per vivere e che si possa tornare a casa alla fine della giornata”.