Tanto affetto in paese
Un arresto cardiaco dovuto verosimilmente ad infarto, la conferma arriverà dagli esami istologici tra 90 giorni, ma non ha dubbi l’anatomopatologo Domenico Angelucci: “nessun segno di violenza” sul corpo di Ettorino Di Lallo.
Il 64enne di Paglieta (Chieti) è stato trovato morto in un fossato vicino casa, dopo cinque giorni di ricerche, domenica scorsa, 20 settembre.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo ci sarebbe caduto dentro accidentalmente. Il corpo era adagiato come se dormisse, riferirono i soccorritori al momento del ritrovamento.
“Aveva fratture costali bilaterali, che sono molto dolorose”, dice il medico al Tgmax.
Ettorino avrà tentato di uscire da quel fosso, profondo circa due metri e ricoperto di rovi e vegetazione spontanea. Ma la cardiopatia di cui soffriva non gli ha lasciato scampo. I soccorritori lo hanno cercato per giorni, da Paglieta a Lanciano, dove credevano che si fosse diretto, inseguendo la sua passione per la musica.
Droni e cani molecolari non sono riusciti laddove i vigili del fuoco, armati di roncole, hanno setacciato le campagne vicino casa, fino a sentire un forte odore che non lasciava presagire nulla di buono.
Si è conclusa così la tragedia in contrada Prangiarella. Tanto l’affetto dei compaesani e dei parenti per l’ultimo saluto, con fiori bianchi e azzurri a ricoprire la bara per i funerali che si sono celebrati oggi pomeriggio, nella chiesa di San Vincenzo e Sant’Egidio, a Paglieta.