Potenziare la rete ferroviaria Pescara-Roma, la proposta di Mario Mazzocca capogruppo di Art.1 in consiglio regionale.
Ridurre l’incidentalità e le emissioni di CO2, consentire l’adeguamento del trasporto merci e passeggeri, favorire il turismo. Sono gli obiettivi alla base della proposta di modifica e potenziamento della rete ferroviaria Pescara-Roma presentata dal sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca.
La proposta, inoltre, presenta uno studio di dettaglio sull’analisi comparata, sia in termini tecnici ed economici che sotto il profilo della tempistica di percorrenza, con la proposta di Strada dei Parchi Spa relativa al faraonico progetto di variante delle autostrade A24 e A25, considerato più uno “specchietto per le allodole” per distogliere l’attenzione dal vero tema della questione ovvero quello della necessità di effettuare una generale opera di manutenzione, ordinaria e straordinaria, da realizzare con costi certi.
Mazzocca, sottolinea, infine, che il concessionario dell’autostrada Strada dei Parchi Spa è obbligato per legge all’adeguamento sismico e alla messa in sicurezza. L’impegno di spesa previsto è di 1 miliardo e 200 milioni di euro, ma il progetto giace a Roma nonostante il Ministero delle lnfrastrutture abbia ribadito che sono necessari interventi sul tracciato autostradale così com’è, compresi i viadotti.
“Le ispezioni – incalza il capogruppo regionale di Articolo 1 – programmate per la prima decade di maggio e annunciate da Strada dei Parchi Spa, non interessano i viadotti di Cocullo e della Valle Peligna, ma altri scelti dal gestore autostrade in quanto costruiti un anno prima degli altri, nel 1968. Per l’esattezza sono otto viadotti: Della Noce (km 27), Cannuccette (km 28) e Santo Stefano (km 29), nei pressi di Castel Madama, Pietrasecca (km 60) nel Comune di Carsoli, Pié di Pago III (km 70) e fiume Salto (km 71), nei pressi di Torano, valle Orsara (km 85) e Fornaca (km 92) tra i Comuni di Lucoli e dell’Aquila. Mancano ancora all’appello, dunque, decine di tratti rialzati su cui bisognerebbe intervenire con assoluta priorità, come hanno chiesto più volte parlamentari (l’On. Gianni Melilla, in primis), associazioni, comitati cittadini e movimenti”.