A pochi giorni dall’anniversario della tragedia di Rigopiano, con 29 morti e 11 scampati alla valanga, emergono nuovi particolari che testimoniano il caos di quei momenti.
Con una regione sotto metri di neve, morti per freddo e monossido, stalle crollate, 300 mila utenze senza luce, può accadere che gli allarmi siano fraintesi. I carabinieri forestali hanno segnalato alla Procura di Pescara due dirigenti pubblici, il responsabile sala operativa 118 e una funzionaria della Prefettura: sono stati segnalati per omissione d’atti d’ufficio, al momento non si hanno riscontri sul fatto che siano o meno nel registro degli indagati.
Agli atti sono stati acquisiti stralci di due telefonate, una della funzionaria con l’operatore del 112 dei Carabinieri – a generare confusione è quanto accaduto a Farindola (Pescara) dove i soccorsi erano intervenuti al mattino in una struttura agricola – l’altra del 118 all’amministratore dell’hotel, che conferma come sia tutto a posto, ma al quale non è stato espressamente chiesto dove si trovasse e se sapesse nulla di una valanga.