Nonostante il fermo produttivo
“Nonostante il fermo produttivo, i lavoratori hanno risposto positivamente allo sciopero proclamato dalla Fiom”. Esulta il segretario delle tute blu della Cgil, Afredo Fegatelli, al resoconto della percentuale di adesione allo sciopero proclamato per il primo sabato pomeriggio lavorativo ordinario, della nuova turnazione in Sevel, ad Atessa (Chieti).
“Questa alta adesione – scrive il segretario Abruzzo Molise in una nota – manifesta tutto il malessere dei lavoratori rispetto le nuove turnazioni”.
I dati ufficiosi, a metà pomeriggio, parlano di un 40 per cento di astensione dal lavoro, che per Fegatelli rappresenta “un segnale chiaro: i lavoratori vogliono essere coinvolti”.
Non solo la nuova turnazione è contestata dalla Fiom, ma anche la mancanza di certezze per il futuro.
Disagio che parte anche dall’incertezza sul futuro
“Cosa accadrà a partire dal 2023? Si farà il nuovo furgone?”: sono i quesiti che Fegatelli pone all’Azienda, in vista dell’annuncio di Psa (Citroen e Peugeot) di avviare la nuova produzione di veicoli commerciali leggeri del gruppo francese in Polonia.
“Essendo il 2023 dietro l’angolo – dice il segretario Fegatelli – queste sono alcune delle domande che sono emerse durante le assemblee convocate dalla Fiom”.
“Non è possibile – prosegue la nota sindacale – che l’azienda non apra una discussione sul futuro dello stabilimento dei record”.
All’auspicato tavolo i metalmeccanici della Cgil chiedono di “aprire un confronto vero sulle condizioni di lavoro, sugli orari e sul salario”, per portare avanti, conclude Fegatelli nella nota, “le reali esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori della Sevel”.