Il sansificio di Treglio (Chieti) ha ricevuto il diniego alla autorizzazione AUA (autorizzazione unica ambientale). Il provvedimento è stato ricevuto in serata dai titolari. A darne notizia è l’associazione di categoria Confrantoiani, tramite una nota a firma del presidente Alberto Amoroso.
“Già da adesso non è più possibile conferire sansa” spiega il presidente agli agricoltori, impegnati in queste settimane nella raccolta e molitura delle olive.
“Nella filiera dell’olio c’è un prodotto che si chiama sansa, che in tutta Italia viene lavorato per i sottoprodotti che può generare – commenta Amoroso in una recente intervista rilasciata al Tgmax – solo in Abruzzo e nel nostro territorio, in particolare, i sansifici vengono chiusi”.
Un problema che si fa sentire per agricoltori e frantoiani alle prese con la sansa prodotta in queste settimane.
“La soluzione – spiega Amoroso – sarebbe cedere alle lusinghe e ai corteggiamenti dei sansifici delle regioni limitrofe oppure confidare in una magistratura giusta che permetta al sansificio in essere (a Treglio, ndr) di tornare a lavorare”.
Appena pochi giorni fa, i residenti di Treglio, l’amministrazione comunale e l’associazione Nuovo Senso Civico avevano contestato la ripresa delle attività al sansificio. “Non staremo a guardare i segnali di fumo”, il grido di battaglia della Onlus.