Vertenza Honeywell, da oggi è sciopero a oltranza nella fabbrica dei turbo. Il tavolo ministeriale del 13 settembre scorso non ha portato nessuna novità per risolvere la vertenza che vede 420 posti a rischio, oltre l’indotto.
Fim, Fiom e Uilm proclamano lo sciopero a oltranza su tutti e tre i turni, chiedendo alla multinazionale americana, che in Europa però è gestita dai francesi, un piano di investimenti per i prossimi cinque anni; il trasferimento verso Atessa delle linee impiantate in Slovacchia, che stanno sostituendo la produzione della Val di Sangro; un piano di rafforzamento dei livelli occupazionali con l’impegno a non procedere da subito verso nuovi licenziamenti.
Presidio dei lavoratori davanti alla fabbrica dei turbo, che ha un bilancio attivo di 3 milioni di euro. Ai microfoni del Tgmax spiegano le motivazioni dello sciopero Nicola Manzi segretario Uilm, Primiano Biscotti, segretario Fim, e Luca Caporale, Rsu Fiom.
A sostegno della vertenza anche le amministrazioni locali, al presidio ha partecipato il vice sindaco di Lanciano Giacinto Verna, che si è detto pronto a incatenarsi assieme ai sindaci degli altri comuni.