Nuovo incontro programmato per il 26 ottobre al Mise. Questo il prossimo appuntamento per fare il punto sulla vertenza Honeywell. Lo ha riferito il governatore Luciano D’Alfonso alle Rsu dello stabilimento dei turbocompressori di Atessa (Chieti), nell’incontro avuto a Lanciano (Chieti), a margine del consiglio comunale.
Il ministero dello Sviluppo economico sta mediando con la multinazionale americana per aprire il tavolo della vertenza mentre D’Alfonso ha confermato che il progetto industriale prevede una serie di elementi dall’energia alla formazione agli investimenti in nuove tecnologie per un totale di 50 milioni di euro. “La vertenza Honeywell è una vertenza della Regione Abruzzo” ha detto D’Alfonso alle Rsu.
Nel frattempo i presidi proseguono, secondo i turni, ma la produzione è ferma. I 420 lavoratori, in sciopero a oltranza, si preparano ad affrontare le rigide temperature autunnali. Ancora una volta scende in campo la protezione civile di Casalbordino (Chieti), per dotare le tende di cannoni per l’aria calda.
Ogni giorno si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore dell’associazione “Salviamo la Honeywell”, fondata dagli operai per l’autosostentamento: su base volontaria, gli operai delle grandi fabbriche della Val di Sangro e di San Salvo (Chieti), come Sevel e Denso, donano un’ora del proprio lavoro. Donazioni anche dallo stabilimento di Monza della multinazionale americana e da altre fabbriche sparse sul territorio nazionale, con un passaparola tra Rsu.
Adesso l’attesa si concentra sulla metà di novembre, quando l’azienda dovrebbe rispondere al ministro Calenda in merito alla proposta del piano da 50 milioni euro.
Nel frattempo il management francese continua a chiedere il rientro in fabbrica e la ripresa della produzione.