Cinquanta etichette abruzzesi per far innamorare i palati inglesi. È stata questa la sfida del progetto ‘Abruzzo in 50 wines’ organizzato dal Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, in collaborazione con il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo, e cofinanziato dalla Regione Abruzzo con i fondi del Psr Abruzzo 2014-2020, che ha coinvolto da aprile a luglio 40 aziende vitivinicole sia sul territorio britannico sia nella nostra regione.
Il risultato sembra raggiunto. Per quattro mesi i 50 vini, selezionati alla cieca da un panel di esperti degustatori inglesi, sono stati i protagonisti indiscussi di numerose iniziative ideate con l’obiettivo di rinnovare l’interesse nei consumatori e nei buyers britannici verso le Doc abruzzesi (Doc Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Abruzzo e la Doc Villamagna).
“La Gran Bretagna – spiega Valentino Di Campli, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – è stata scelta dal Comitato Marketing del Consorzio in quanto è tra i primi cinque Paesi al mondo per il consumo di vino. Si tratta di un mercato consolidato e in continua crescita nel quale ci auguriamo che le Doc abruzzesi possano trovare sempre più spazio. Per questo, anche per anticipare eventuali contraccolpi dovuti alla Brexit, abbiamo deciso di realizzare una serie di attività per rafforzare la posizione dei nostri vini”. Il progetto è stato articolato attraverso un fitto calendario di iniziative: cene tematiche in location esclusive di Londra, riservati a buyer, sommelier e giornalisti, in cui la proposta gastronomica è stata studiata per esaltare gli abbinamenti con il Montepulciano d’Abruzzo, il Pecorino, il Cerasuolo d’Abruzzo e il Trebbiano d’Abruzzo.