Ad Alajmo, de Bernardis, Sgarbi e Ainis il Premio nazionale di Cultura Benedetto Croce.
La XII edizione si è conclusa a Pescasseroli (L’Aquila), con la consegna dei premi a Roberto Alajmo per la narrativa, a Paolo de Bernardis per la letteratura giornalistica e Vittorio Sgarbi e Michele Ainis per la saggistica.
Ai cinque eventi che hanno caratterizzato le due giornate conclusive, del 4 e 5 agosto, hanno preso parte circa 1.200 spettatori, il 25 per cento in più rispetto allo scorso anno. Questa la soddisfazione del Comitato organizzatore del Premio Croce. I temi affrontati, oltre a quelli legati ai libri premiati e illustrati dagli autori: “La sfida della libertà nell’Europa Mediterranea”, organizzato insieme all’Autorità di gestione Ipa Adriatic; “Il destino dell’Universo”, con i professori Paolo De Bernardis e Francesco Vissani; “L’omaggio alla figura di Marco Pannella”, con la presenza della compagna Mirella Parachini e del direttore di radio radicale, Alessio Falconio.
Successo, riferisce il Comitato, anche per il concerto del gruppo Nova Musa, che ha tenuto il concerto conclusivo nella suggestiva sede dell’Abbazia dei santi Apostoli Pietro e Paolo. Nel corso nel momento conclusivo, cui hanno assistito oltre 500 spettatori, è stato consegnato un attestato alle 18 giurie popolari che hanno valutato i libri candidati al Premio. Hanno preso parte al lavoro di analisi dei testi circa 750 studenti di Pescara, Chieti, Teramo, L’Aquila, Montesilvano, Sulmona, Avezzano, Castel di Sangro, Lanciano, Vasto e Pescasseroli. Ai due professori Donatella Pasqualone (dell’Istituto “Di Marzio” di Pescara) e Antonio Di Fonso (dell’Istituto “Fermi” di Sulmona) è stato affidato il compito di dialogare con il vincitore della Narrativa, Roberto Alajmo.
I testi sono il risultato di un rapporto diretto che il Premio ha ormai con tutto il mondo dell’Editoria italiana, commenta il Comitato organizzatore, con 17 delle maggiori case editrici italiane che hanno inviato proposte di candidatura. “Un Premio – è l’opinione del sindaco di Pescasseroli, Luigi la Cesa – che serve all’Abruzzo, ai suoi giovani che partecipano con entusiasmo al lavoro di riflessione sui testi. Che ha ormai profondi legami col territorio. Ma che – aggiunge – ha ormai un valore ed una fama nazionali testimoniato con il rapporto crescente con tutto il mondo della cultura italiana”.
Per la Giuria, hanno lavorato nei due giorni i professori Nicola Mattoscio, Luca Serianni, Costantino Felice, oltre a Dacia Maraini. Ha dato un contributo importante il presidente del Pnalm, Antonio Carrara, durante il dibattito sul destino dell’Universo. Hanno preso parte ai lavori, inoltre, Giuseppe Di Pangrazio, Luciano Monticelli e Giancarlo Zappacosta per la Regione Abruzzo ed il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Sono, inoltre, intervenuti Mirjana Milicevic dell’Università di Mostar e Luciano D’Amico, rettore dell’Università di Teramo, e Stefano Trinchese per l’Università di Chieti.
Per la XIII edizione, alcune notizie certe dal Comitato organizzatore del Premio Croce: le giurie popolari passeranno da 18 a 21; l’assemblea conclusiva, con al centro il tema del rapporto tra filosofia e scienza, si terrà ad Avezzano. Sulle giornate conclusive ancora “top secret”, ma si ragiona già su un evento di portata europea alla luce degli importanti anniversari che caratterizzeranno il 2018.