La notizia
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Una mattina ordinaria per Piero, che alle 6.30 del mattino apre il portone e si appresta ad andare a lavorare: di certo non aspettava di trovarsi un cinghiale addormentato sull’uscio, come un animale domestico qualsiasi.
Quando il signor Pistone si è trovato l’ungulato disteso sul ballatoio condominiale, ha chiamato la Polizia locale.
Passato il momento di stupore, ci si chiede se la presenza di un cinghiale in un condominio possa essere pericolosa per i residenti: non necessariamente per un attacco diretto a chi dovesse passare per le scale, ma anche più semplicemente un anziano o un bambino potrebbero spaventarsi e cadere alla vista dell’animale.
L’episodio è accaduto a Genova, in via al Poligono di Quezzi, sulle colline del capoluogo ligure.
Potrebbe, tuttavia, accadere in qualunque altra città d’Italia, con la penisola ormai infestata da questi ungulati fino alle spiagge.
L’epilogo
Non si era addormentato sullo zerbino come un animale domestico in attesa del suo padrone ma era semplicemente crollato, esausto, dopo essere stato investito.
Epilogo triste per la storia divenuta virale sul web, del cinghiale fotografato sullo zerbino della porta di casa di una famiglia genovese.
Le autorità sanitarie, intervenute sul posto, si sono accorte che il cinghiale non stava riposando ma era provato da una serie di fratture quasi sicuramente provocate dall’urto con un veicolo, verosimilmente un mezzo pesante.
L’animale è stato, dunque, soppresso come prevedono le norme, tramite iniezione.
A riportare la notizia è Repubblica, sul suo sito internet.