Battuta di arresto per la Trigano di Paglieta, primo produttore di veicoli ricreazionali in Italia e primo produttore in Europa di Van.
Dopo la crescita esponenziale, con premi di risultato, investimenti e circa 160 stabilizzazioni a tempo indeterminato solo dal 2021 a oggi, la Trigano va in sofferenza come tutto il settore della camperistica.
“Fra le cause – dicono Fiom Cgil e Fim Cisl in una nota congiunta – sicuramente la fine della bolla gonfiata dal Covid come anche l’insicurezza dovuta alla crisi economica che sta colpendo l’Europa”.
“In questo momento l’azienda non soffre di mancanza di chassis dal fornitore, ma – precisano i sindacati – di una mancata richiesta di mercato, che colpisce maggiormente i produttori di Van e che sta mettendo a rischio i livelli occupazionali”.
L’azienda si sta riorganizzando e punta molto sulle fiere di settore, che si terranno in vari paesi d’Europa nei prossimi mesi.
Nel frattempo, tuttavia, è stato deciso il non rinnovo del contratto a tempo determinato per circa 100 persone. Oggi, lo stabilimento conta 482 addetti.
“Scongiurata la ristrutturazione aziendale”, il tavolo della trattativa sindacale si è arenato sulla istituzione del bacino, strumento dove far confluire i nominativi dei lavoratori che non vedranno il rinnovo del contratto.
“Sciopero di 4 ore già svolto lunedì scorso, altre 4 ore di astensione dal lavoro ci saranno domani, venerdì 26 luglio”, dice al Tgmax Andrea De Lutiis, Fiom Cgil Chieti.