Il video
Nessun salvataggio all’ultimo minuto.
Villa de Angelis sta scomparendo sotto i colpi della ruspa che oggi pomeriggio ha iniziato a demolire uno degli ultimi edifici di fine Ottocento di viale Cappuccini, a Lanciano (Chieti).
Muri sbriciolati davanti agli occhi increduli di residenti e passanti, che hanno seguito la vicenda attraverso il Tgmax del 2 luglio scorso.
I manifesti di “vergogna” affissi dal presidente regionale di Italia Nostra, arch. Pierluigi Vinciguerra, sono stati nel frattempo rimossi.
Anche l’Archeoclub di Lanciano, tramite un post del presidente arch. Umberto Nasuti, lanciò l’allarme nei giorni scorsi sull’imminente abbattimento della villa del dottor Francesco De Angelis e della professoressa Concetta Masciangelo.
“I membri dell’Archeoclub Lanciano sono cresciuti tutti avendo avanti a sé la luce del faro più luminoso che con le sue battaglie ci ha insegnato il rispetto per l’architettura e il paesaggio e hanno sofferto molto per la perdita del prof. Emiliano Giancristofaro. Le sue battaglie sono state un esempio di impegno civile. È andato via da pochi ma interminabili giorni e già sentiamo la sua mancanza. C’è bisogno di impegno e forza per combattere altri scempi che incombono sul nostro territorio e su Lanciano in particolare, infatti, ci giungono voci e segnali sull’imminente abbattimento della villa De Angelis, una delle ultime ville liberty site su viale Cappuccini. Insomma, tornano le ruspe a Lanciano”.
La storia di Villa de Angelis
Realizzata nell’ultimo quarto di secolo dell’Ottocento, in stile Umbertino, la villa era al centro di una vasta tenuta agricola. Apparteneva in origine alla famiglia di Ludovico La Morgia. Poi è passata alla famiglia Bevilacqua, proprietaria anche di palazzi nel centro storico della città, come ad esempio in corso Roma.
In seguito con Maria Ricci Bevilacqua passò alla famiglia De Angelis, attraverso il matrimonio con Vittorio, committente del sontuoso palazzo sede attuale del Banco di Roma, in corso Trento e Trieste; quindi fu lasciata in eredità ai figli, tra cui il medico Francesco e a sua moglie Tittina Masciangelo, brillante e indimenticata docente di lettere per generazioni di allievi alle scuole medie Umberto I. Lei fu l’ultima abitante della villa fino alla recente scomparsa, avvenuta qualche anno fa.
Nessun vincolo
“Assieme a Italia Nostra e all’amico Vinciguerra ho cercato di intervenire”, commenta il sindaco Filippo Paolini al Tgmax, “appena ne siamo venuti a conoscenza la settimana scorsa. Ho anche chiesto al dirigente del settore, ma era troppo tardi”.
La richiesta di permesso di costruire è della scorsa estate, rilasciato a febbraio scorso. Anche la Soprintendenza di Chieti-Pescara se ne era interessata a giugno scorso, con una lettera inviata al Comune.
Nel frattempo, dalla primavera scorsa, la ditta realizzatrice di una nuova palazzina sul sito di viale Cappuccini n.55 pubblicizza su internet un nuovo residence con 19 appartamenti.