Lanciano, tutti pazzi per Halloween
La notizia
Una festa riuscita, che ha animato il centro di Lanciano (Chieti) da pomeriggio a sera inoltrata.
Tantissimi bambini, assieme alle famiglie, hanno affollato corso Trento e Trieste vestiti a tema per Halloween, con scheletri disegnati sugli abiti neri per i maschietti e mantelline stellate e cappelli a punta da strega per le bimbe.
A fare da cornice, angoli suggestivi allestiti lungo il corso con ragnatele, zucche e macabre figure.
La creatività degli organizzatori ha allestito a tema anche un autobus storico, messo a disposizione dalla Di Fonzo SpA, con uno scheletro al volante: un’attrazione per molti, grandi e piccini, in fila per i selfie fino a mezzanotte.
“Tanta gente come alle feste di settembre”, commentano all’amministrazione comunale, presente con gli assessori Tonia Paolucci, per la Sicurezza, e Maria Ida Troilo, delegata al Commercio e promotrice della manifestazione.
Lungo il corso anche il sindaco, Filippo Paolini, con il consigliere comunale Luciano Bisbano. “Per risollevare il commercio ci vorrebbe una iniziativa del genere al mese”, commenta il primo cittadino, apprezzando la presenza di tanta gente alla festa.
Halloween, la ricorrenza
Nei paesi anglosassoni, scrive l’Enciclopedia Treccani, Halloween deriva da All Hallow Eve «vigilia di tutti i santi», della sera che precede il giorno del 1° novembre e costituisce un’occasione di festa, soprattutto per i bambini.
Trae origine dalle tradizioni pre-cristiane dell’Europa celtica, in particolare da quelle delle Isole Britanniche, dove il 31 ottobre era il giorno della fine dell’estate ma anche, secondo la credenza popolare, il momento in cui dalla sera e per tutta la notte le anime dei morti tornavano sulla terra, accompagnandosi a streghe, demoni e fantasmi.
Testimonianza di quest’ultimo aspetto della ricorrenza si riscontra ancora nei travestimenti di cui si servono i bambini per girare di casa in casa chiedendo dolci e monetine.
Al Tgmax l’antropologa Lia Giancristofaro, per parlare di una festa sempre più celebrata, “che ha modificato le tradizioni relative al culto dei morti, tra maschere horror e il classico dolcetto o scherzetto. Un modo contemporaneo per esorcizzare la morte, particolarmente sentito dalle nuove generazioni”.