Dal 24 al 26 agosto in Abruzzo i figli dello scrittore
E’ dedicata al tema delle migrazioni la 13esima edizione del “John Fante Festival – Il Dio di mio padre“, intitolato allo scrittore di origini abruzzesi.
A Torricella Peligna (Chieti), dal 24 al 26 agosto, si celebrerà l’anniversario degli 80 anni dalla pubblicazione del romanzo icona di Fante, “Aspetta primavera, Bandini“.
Anteprima, il 23 agosto a Pescara, con i figli dello scrittore Jim e Victoria Fante e una conversazione con Frank Spotnitz, sceneggiatore e produttore di serie tv come X-Files, tra i creatori de I Medici, grande appassionato di Fante.
Qui una delle ultime apparizioni del figlio Dan Fante, scrittore, al festival di Torricella Peligna.
Tra gli ospiti di questa edizione: Eraldo Affinati, Umberto Galimberti, Ernesto Assante, Francesco Durante, Luca Briasco, Toni Ricciardi, Fabio Stassi, Alessio Romano, Tatjana Rojc, Carlo Paris e Antonio Buonanno. Il 24 agosto sarà annunciato il vincitore del Premio John Fante Opera Prima 2018 con ospiti i tre finalisti: Pietro Criaco con “Via dall’Aspromonte” (Rubbettino), Peppe Millanta con “Vinpeel degli orizzonti” (Neo Edizioni) ed Eugenio Raspi con “Inox” (Baldini Castoldi).
A Torricella Peligna, il 25 agosto sarà proiettato anche il film “Le ragioni del cuore. Aspetta Primavera, Bandini” del regista belga Deruddere. La proiezione sarà accompagnata dalle letture dell’attrice Silvia D’Amico tratte dal celebre romanzo: “Avanzava, scalciando la neve profonda. Era un uomo disgustato. Si chiamava Svevo Bandini e abitava in quella strada, tre isolati più avanti. Aveva freddo, e le scarpe sfondate. Quella mattina le aveva rattoppate con dei pezzi di cartone di una scatola di pasta. Pasta che non era stata pagata. Ci aveva pensato proprio mentre infilava il cartone nelle scarpe. Detestava la neve. Faceva il muratore e la neve gelava la calce tra i mattoni che posava”, scrive Fante.
Il direttore artistico della manifestazione, organizzata dal Comune di Torricella Peligna, è Giovanna Di Lello. L’iniziativa è nata per ricordare Fante, morto nel 1983: il padre Nicola era un muratore originario proprio del piccolo centro montano d’Abruzzo.