[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2_WdlW90s-M[/youtube]Pescara, 14 gennaio 2016 – E’ tutto nel video diffuso dalla Polizia di Stato ma realizzato dagli stessi protagonisti dei reati contestati a vario titolo, colpiti da misura cautelare restrittiva emessa dal gip del Tribunale Antonella Di Carlo, su richiesta del pm Andrea Papalia, nei confronti di alcuni giovani componenti di una vera e propria gang, resisi responsabili a vario titolo di una serie di furti commessi in danno di esercizi commerciali e di abitazioni, nonché di borseggi, truffe on-line e atti vandalici. Nel video uno degli indagati induce il figlio in tenera età a rubare un pacchetto di patatine per poi complimentarsi con il bambino per aver portato a termine il suo “primo furto a 2 anni”.
L’operazione è stata eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara all’esito di un’articolata attività di indagine, svolta anche con l’impiego di intercettazioni telefoniche, in merito ad alcuni episodi criminosi accaduti a Pescara nei mesi scorsi, che hanno visto come protagonisti un gruppo di giovani criminali. I malavitosi erano soliti agire sotto l’effetto di sostanze stupefacenti per darsi coraggio e riprendere le loro “imprese” criminali con l’uso di smartphone, come emerso in occasione di una perquisizione effettuata nel corso delle indagini, quando sono stati scovati alcuni filmati attinenti agli episodi in questione. Tra questi ve n’è uno particolarmente spregevole in cui uno degli indagati induce il figlio in tenera età a rubare un pacchetto di patatine per poi complimentarsi con il bambino per aver portato a termine il suo “primo furto a 2 anni”.
Le investigazioni hanno consentito anche di risalire ai canali a cui i malviventi si rivolgevano per ricettare la refurtiva e per rifornirsi di droga. Complessivamente, per quanto riguarda i soli reati contro il patrimonio, è stata fatta luce su undici episodi delittuosi, mentre in totale sono stati indagati undici soggetti (tra cui un minore), dei quali uno è finito in carcere, mentre altri due sono stati posti all’obbligo di dimora.
Per quanto riguarda l’episodio del bambino che ruba le patatine, ripreso in un video con lo smartphone, è stata inviata una segnalazione al Tribunale per i minorenni dell’Aquila.
Gli indagati maggiorenni hanno età compresa tra 19 e 21 anni, tra loro ci sono tre marocchini e un colombiano.
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