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Tribunale blindato, a Lanciano, per il processo a Fabio Di Lello, 34 anni, panettiere di Vasto, che un mese fa uccise con tre colpi di pistola Italo D’Elisa, 21enne del posto, che l’estate scorsa provocò l’incidente stradale in cui perse la vita la moglie dell’ex calciatore, Roberta Smargiassi.
Il presidente del Tribunale, Maria Gilda Brìndesi, ha emanato un ordine di servizio con cui si autorizza l’ingresso a numero chiuso nell’aula di Corte d’Assise. Massimo 90 persone, con 30 posti riservati alla magistratura, agli avvocati, parti coinvolte e forze dell’ordine. Per il pubblico e la stampa i restanti 60 posti. A controllare gli accessi ci saranno 4 guardie giurate.
Blindato anche il parcheggio del tribunale che chiuderà dalle 8:30 alle 12:30. Per seguire l’udienza, che ha l’inizio programmato alle ore 10, in tribunale sono giunte richieste di accreditamento da molte testate giornalistiche nazionali e da talk show. Attesa la ressa dei cronisti: il presidente del tribunale ha precisato, tuttavia, che in aula sarà consentito l’accesso ad una sola telecamera, ma di quale testata non è specificato. Facile prevedere, dunque, le proteste della stampa per il mancato diritto di cronaca. Accesso vietato anche alle macchine fotografiche. L’ultima parola, però, spetterà al presidente del collegio giudicante, Marina Valente; a completare la Corte d’Assise ci saranno sei giudici popolari e il giudice a latere Andrea Belli.