Assalto al bancomat della Tercas a Santa Maria Imbaro (Chieti), ma i delinquenti sono rimasti a bocca asciutta. La cassa, infatti, era vuota alla filiale della Banca Popolare di Bari, riferiscono i dipendenti ai cronisti giunti sul posto.
È una direttiva interna, emanata nei mesi scorsi proprio a seguito dei numerosi colpi con esplosivo inferti agli sportelli bancari, soprattutto nel Teramano: le casse non vengono ricaricate dal pomeriggio del venerdì fino al lunedì mattina successivo. E ad annunciarlo è un cartello affisso sullo sportello, ma i banditi hanno lo fatto saltare comunque. La stessa banca era stata già colpita a Piazzano di Atessa, a maggio, all’agenzia ex Caripe ora appartenente al gruppo pugliese.
Un boato, come da copione, ha svegliato i residenti in piena notte. Erano le 3,05, riferiscono gli abitanti del piccolo centro alle porte di Lanciano, raccontando di aver sentito un forte botto. Lo stesso sindaco, Maria Giulia Di Nunzio, che abita all’ultimo piano della palazzina dove ha sede la banca assaltata, narra com’è andata.
In territorio frentano, quello ai danni della ex Tercas di Santa Maria Imbaro è il quinto colpo del genere in tre mesi. Hanno agito almeno in 3, ma verosimilmente erano di più. Dopo il colpo, i malviventi sono risaliti a bordo di due Audi, raccontano i testimoni, e sono fuggiti in direzione mare. Indagano i carabinieri della compagnia di Ortona.
Ingenti i danni dei locali, l’esplosione ha fatto saltare anche la vetrata esterna degli uffici. Operai già al lavoro per mettere in sicurezza la struttura.