Casalbordino, divieto di dimora in tutta la provincia di Chieti per l’aggressore della festa
La notizia
Incurante del Daspo urbano a cui era stato già sottoposto, un 34enne disoccupato e con numerosi precedenti di polizia, viene oggi sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora in tutti i comuni della provincia di Chieti, poiché riconosciuto autore della violenta aggressione avvenuta in paese la sera della festa della Madonna dei Miracoli, a giugno scorso.
A dare esecuzione della misura cautelativa sono stati i carabinieri di Casalbordino. I dettagli sono stati resi noti dal comandante della Compagnia di Ortona, il capitano Luigi Grella.
La misura è stata emessa dal gip del tribunale di Vasto, su richiesta della locale procura. Il 34enne agì assieme a due sodali, compiendo l’aggressione per futili motivi e con violenza nei confronti del titolare di una pizzeria di località Miracoli, tanto da procurargli lesioni gravissime in particolare al volto. Dopo l’episodio della festa patronale, l’uomo si è reso responsabile di altri comportamenti violenti nei locali pubblici di Casalbordino, tanto che anche gli esercenti e l’Amministrazione comunale avevano chiesto l’intervento del Questore e delle forze dell’ordine, tanto da arrivare al divieto di dimora in tutti i 104 comuni della provincia chietina.
La ricostruzione dei fatti
Durante la notte della festa patronale, D.R.D., in concorso con S.A. ed un terzo correo, aggredirono per futili motivi e con violenza il titolare di una pizzeria di località Miracoli di Casalbordino, tanto da procurargli lesioni gravissime, in particolare al volto.
“I carabinieri della locale stazione intervennero nelle immediatezze – prosegue il cap. Grella – arrestando in flagranza S.A. mentre D.R.D. ed il terzo aggressore erano riusciti a dileguarsi”.
Le indagini svolte dai carabinieri condussero, in seguito, all’identificazione del terzo aggressore in S.E., 21enne della provincia di Pescara e, quindi, alla denuncia in stato di libertà di entrambi alla procura della Repubblica di Vasto.
Nei confronti di D.R.D. le indagini dei carabinieri sono proseguite anche successivamente all’episodio di violenza di giugno scorso, “in quanto – riferisce il comandante – ha continuato a porre in essere gli stessi comportamenti violenti nei locali pubblici di Casalbordino, tanto che anche gli esercenti e l’Amministrazione comunale avevano posto all’attenzione delle Autorità competenti l’attuale problematica”.
Il Questore di Chieti, anche a seguito di questi eventi, irrogò nei confronti di D.R.D. la misura di prevenzione del divieto di accesso in tutti i locali pubblici della provincia cd. D.A.Spo. Urbano. Ma anche questo provvedimento è risultato inefficace in quanto, a distanza solo di alcuni giorni dall’applicazione, i carabinieri di Casalbordino hanno rintracciato per due giorni di seguito D.R.D. nei pressi dei locali del centro urbano e lo hanno nuovamente denunciato in stato di libertà alla stessa procura della Repubblica che ha richiesto ed ottenuto, infine, dal gip la misura più incisiva del divieto di dimora nella provincia di Chieti.