[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=1Ik7KBfd9Tk[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 22 ottobre 2016 – Con 20 posti letto, divisi in stanze da due letti, ognuna con bagno interno, ambienti spaziosi e climatizzati e dotati di ogni comfort, ha aperto a Casoli la nuova Residenza sanitaria assistenziale. All’evento hanno preso parte l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, i direttori generale e sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco e Vincenzo Orsatti, il direttore del Presidio territoriale di assistenza (Pta), Fioravante Di Giovanni, il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, e numerosi amministratori dei Comuni di Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Gessopalena, Roccascalegna, Altino e Tornareccio.
Ubicato nei locali dell’ex dispensario, in corso Umberto, “l’immobile – spiega la Asl in una nota alla stampa – è stato sottoposto a un importante intervento di restyling, che ne ha modificato radicalmente la struttura originaria, adeguandola ai requisiti richiesti dalla normativa in materia di accreditamento. Nel corso dei lavori, realizzati dall’impresa Cosmic per 346 mila euro, è stata demolita e ricostruita tutta l’area delle degenze, posta al secondo piano, e dotata di nuovi impianti, compresa la climatizzazione realizzata ex novo. Al piano terra sono collocati invece la palestra, la lavanderia, gli uffici e spazi di socializzazione”.
L’inaugurazione di questa mattina è stata anche l’occasione per ricordare come, sette anni fa, quella stessa struttura, prima della ristrutturazione, fu attrezzata in tutta fretta per accogliere e dare dignità ai pazienti trasferiti da Villa Pini di Chieti, “i quali ora, dopo una permanenza temporanea nel Pta – si legge ancora nella nota dell Asl – torneranno nella palazzina completamente trasformata e adeguata alle norme sull’accreditamento”.
Nei locali del “Consalvi”, che nei prossimi giorni saranno lasciati liberi dagli anziani ex Villa Pini, si trasferirà l’ospedale di comunità che, avendo a disposizione maggiori spazi, raddoppierà il numero dei posti letto, da 8 a 20. “La Rsa, dunque, diventa una pedina importante nel puzzle della sanità territoriale nel Sangro-Aventino – dicono alla Asl provinciale – la cui attivazione genera a catena una serie di cambiamenti organizzativi, tutti finalizzati a migliorare il livello dell’assistenza, sia in termini di qualità sia di quantità dei servizi”.
«L’emergenza del futuro sarà dare assistenza ai pazienti cronici, ai non autosufficienti e ai soggetti fragili – ha ricordato l’assessore Paolucci -. Noi saremo pronti a fronteggiarla con servizi come questi, diffusi sul territorio, che abbiamo progettato e, specie nel Sangro-Aventino, già in corso di realizzazione. Abbiamo compiuto e dato corso a scelte tutte a favore del territorio, per dare a queste categorie di pazienti risposte assistenziali di diverso grado di intensità, ma prolungate nel tempo».
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