I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanciano insieme ai colleghi della Stazione di Casoli, ieri pomeriggio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Lanciano per il reato di tentato omicidio, nei confronti di un cittadino albanese domiciliato a Casoli, Hakani Buljan, 30enne, già noto alle forze dell’ordine per altri reati legati alla droga.
Il fatto risale a circa un mese fa, quando un meccanico albanese C.A., 34enne residente a Casoli, nel pieno della notte, si era presentato autonomamente al Punto di Primo Soccorso di Casoli asserendo di essere caduto accidentalmente mentre stava effettuando dei lavori nella sua officina, rovinando violentemente su alcuni parti meccaniche in metallo poste sul pavimento.
Poiché le ferite apparivano profonde, il malcapitato venne successivamente trasportato all’ospedale di Chieti ed ivi ricoverato con prognosi da valutarsi.
Gli accertamenti condotti dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Lanciano agli ordini del Tenente Massimo Canale, permettevano di verificare, nell’immediatezza, che C.A. presentava delle ferite da arma da taglio, due al torace, una al braccio e due alle gambe, assolutamente incompatibili con quanto dallo stesso raccontato all’atto del ricovero.
In particolare, i sanitari hanno accertato che uno dei fendenti al torace era molto profondo ed avrebbe potuto provocargli anche la morte ma che, fortunatamente, si era fermato a pochi centimetri dal cuore.
Le indagini condotte dai militari della Compagnia di Lanciano diretta dal Capitano Vincenzo Orlandi hanno permesso una precisa ricostruzione della vicenda, accertando che la vittima, la notte del 13 febbraio scorso, per futili motivi, forse anche aggravati dall’uso di alcool, aveva avuto un litigio con il suo connazionale mentre si trovava nei pressi di un bar di Casoli, e che tale litigio era successivamente degenerato in una violenta e selvaggia aggressione con un coltello durante la quale egli aveva riportato le lesioni gravi anzidette e che avrebbero anche potuto provocargli la morte.
L’esito delle risultanze investigative prodotte all’Autorità Giudiziaria hanno motivato il Gip del Tribunale di Lanciano ad emettere la misura cautelare a carico del colpevole ritenendo sussistenti le esigenze di cautela connesse sia alla gravità del fatto che alla sua indole delinquenziale, quest’ultima fortemente percepita dalla vittima che, inizialmente, aveva omesso di denunciare i fatti nella sequenza avvenuta.
L’arrestato è ora ristretto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che nei prossimi giorni procederà con l’interrogatorio di garanzia.
I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanciano (Chieti), insieme ai colleghi della Stazione di Casoli, ieri pomeriggio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Lanciano, per il reato di tentato omicidio, nei confronti di un cittadino albanese domiciliato a Casoli, Hakani Buljan, 30enne, già noto alle forze dell’ordine per altri reati.
Il fatto risale a circa un mese fa, quando un meccanico albanese C.A., 34enne residente a Casoli, nel pieno della notte si era presentato autonomamente presso il Punto di Primo Soccorso di Casoli asserendo di essere caduto accidentalmente mentre stava effettuando dei lavori nella sua officina, rovinando violentemente su alcuni parti meccaniche in metallo poste sul pavimento.
Poiché le ferite apparivano profonde, il malcapitato fu successivamente trasportato all’ospedale di Chieti e ricoverato con prognosi da valutarsi.
Gli accertamenti condotti dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Lanciano agli ordini del Tenente Massimo Canale, hanno permesso di verificare che il meccanico presentava delle ferite da arma da taglio, due al torace, una al braccio e due alle gambe, assolutamente incompatibili con quanto dallo stesso raccontato all’atto del ricovero.
In particolare, i sanitari hanno accertato che uno dei fendenti al torace era molto profondo ed avrebbe potuto provocargli anche la morte ma che, fortunatamente, si era fermato a pochi centimetri dal cuore.
Le indagini condotte dai militari della Compagnia di Lanciano, diretta dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno permesso una precisa ricostruzione della vicenda: la vittima, la notte del 13 febbraio scorso, per futili motivi, forse anche aggravati dall’uso di alcool, aveva avuto un litigio con il suo connazionale mentre si trovava nei pressi di un bar di Casoli e che tale litigio era successivamente degenerato in una violenta e selvaggia aggressione con coltello, durante la quale aveva riportato le gravi lesioni.
L’esito delle risultanze investigative prodotte all’Autorità Giudiziaria hanno motivato il Gip del Tribunale di Lanciano ad emettere la misura cautelare a carico del colpevole, ritenendo sussistenti le esigenze di cautela connesse sia alla gravità del fatto che alla sua indole delinquenziale, quest’ultima fortemente percepita dalla vittima che, inizialmente, aveva omesso di denunciare i fatti nella sequenza avvenuta.
L’arrestato è ora ristretto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che nei prossimi giorni procederà con l’interrogatorio di garanzia.