L’incidente ieri sera
Due costole incrinate e 20 giorni di prognosi, “Sono stato miracolato”, altrimenti oggi avremmo pianto un altro morto a causa dei cinghiali.
Se l’è vista brutta il sindaco di Castel Frentano (Chieti), Gabriele D’Angelo, caricato da un ungulato ieri sera mentre tornava a casa in moto. “Era buio – racconta al Tgmax – e andavo piano perché consapevole del pericolo costante”.
Ma non è bastato ad evitare lo scontro, il cinghiale ha atteso nascosto nella vegetazione vicino al ciglio della strada ed al momento opportuno ha assalito la moto.
Finito a terra, con la caviglia bloccata sotto il mezzo a due ruote, D’Angelo ha visto arrivare l’autobus della Sangritana che alle 21.30 portava gli operai in Sevel, in Val di Sangro. “Ho chiuso gli occhi, rassegnato ad essere investito. Per fortuna il pullman si è fermato a mezzo metro da me e l’autista è sceso a soccorrermi, assieme ad alcuni operai. Sono salvo per miracolo”.
Adesso ci sarà tempo solo per la guerra, a colpi di manifestazioni e carte bollate contro chi finora non ha voluto ascoltare i problemi urgenti di un intero territorio, dalla Prefettura alla Regione Abruzzo. I sindaci del Chietino non staranno con le mani in mano, e noi li sosterremo come prima e più di prima.