La notizia
Tre mesi e mezzo di lavoro per la perizia che evidenzia tutti i difetti della nuova pavimentazione di corso Trento e Trieste, a Lanciano (Chieti). L’ha elaborata, su incarico del giudice istruttore del tribunale, l’ing. Sergio D’Intino di Pescara, che a fine giugno l’ha consegnata.
Sul documento tecnico, di circa 30 pagine, vige riserbo ma trapelano alcuni dettagli.
L’opera, costata 1 milione 361 mila euro, due anni dopo la fine dei lavori presenta una serie di problemi, a cominciare dallo scollamento delle mattonelle in gres, che disegnano il motivo stilizzato della presentosa, gioiello abruzzese.
Della superficie complessiva di 4.450 metri quadrati di nuova pavimentazione, solo il 30 per cento non presenta criticità, che quindi si manifestano nel restante 70 per cento.
Per il ctu del tribunale ci sarebbero errori e difetti nei lavori.
La precedente amministrazione comunale, committente dell’opera, fece eseguire dei test a fine 2019, che non avevano riscontrato alcuna criticità nell’esecuzione. Ma il “corso presentoso” ha rivelato ben presto tutta la sua fragilità, con mattonelle dapprima traballanti e poi rotte e le fughe saltate in più punti.
Problemi riscontrati non solo nei due attraversamenti carrabili di via Luigi De Crecchio e via Dalmazia, oggi ricoperti da lingue d’asfalto, ma anche lungo l’ampia area pedonale.
L’ing. D’Intino ha eseguito test in 5 punti diversi del Corso, evidenziando una situazione compromessa, emersa anche dai sopralluoghi tecnici. L’opera necessita di interventi di riparazione e stuccatura.
Adesso l’amministrazione studierà i risultati della perizia assieme all’avvocatura comunale e al perito di parte, ing. Antonio Montepara, direttore del Dipartimento di ingegneria e architettura all’università di Parma, “ritenuto tra i massimi esperti di settore”, commenta al Tgmax l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Bomba. “Entro il 10 luglio il professore Montepara consegnerà la sua relazione peritale, di cui riferiremo pubblicamente alla cittadinanza”.
La ditta esecutrice dell’opera potrà fare le sue osservazioni al documento, infine le parti in causa arriveranno ad una conclusione da consegnare al giudice, entro agosto.
Alla fine, dovranno essere eseguite le riparazioni che qualcuno pagherà. Resta da stabilire chi e quanto.