Covid: Abruzzo in zona arancione da lunedì 24 gennaio
Dal 24 gennaio
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati del monitoraggio settimanale, ha firmato una nuova ordinanza che prevede il passaggio di Puglia e Sardegna in giallo e di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in arancione.
L’Abruzzo è attualmente in zona gialla, area di rischio in cui si trova dallo scorso 10 gennaio.
L’ordinanza è stata firmata dal ministro Speranza all’esito del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero. Da diversi giorni tutti i parametri – tasso di occupazione dei posti letto e incidenza dei contagi – erano oltre le soglie limite. Ma proprio nel giorno in cui viene sancito il passaggio in zona arancione, l’indicatore relativo alle rianimazioni torna al di sotto di quei valori.
Alla luce dell’aggiornamento odierno, infatti, il tasso di occupazione dei posti letto scende al 19% (-3%) per le terapie intensive e al 30% (-2%) per l’area non critica, a fronte di soglie da zona arancione rispettivamente del 20 e del 30%. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, da oltre un mese superiore alla soglia limite di 150, è a 2.002.
Gli ultimi dati, comunque, continuano a confermare la frenata della corsa del virus, anche se i numeri sono stabili su valori altissimi. Il totale dei contagi accertati in una settimana è pari a 25.644, con una variazione del -10% rispetto ai sette giorni precedenti. A livello territoriale, i numeri più alti sono ancora quelli del Teramano, unico territorio che presenta ancora un’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti superiore a duemila: il parametro, in crescita, è a 2.219. Seguono il Chietino, con 1.864, e il Pescarese, con 1.908. Chiude la provincia dell’Aquila con un’incidenza, in aumento, pari a 1.640.
Marsilio: “governo lento”
Con il cambio di colore da lunedì prossimo, le maggiori restrizioni per effetto della zona arancione riguardano i non vaccinati, che avranno bisogno di un’autocertificazione per spostarsi per ragioni di lavoro, salute o necessità, mentre servirà il green pass, quindi tampone negativo, per spostarsi dal comune di residenza. Il cambio di colore non piace al presidente della Regione Marco Marsilio, “Il governo – dice – non scomputa dai calcoli i pazienti positivi che si sono contagiati in ospedale, dove però erano ricoverati per altri motivi”.
Bollettino regionale di venerdì 21 gennaio 2022
Sono 3.748 (di età compresa tra 2 mesi e 102 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 184.596. Dei positivi odierni, 2.371 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 12 nuovi casi (di età compresa tra 63 e 93 anni, 3 in provincia di Pescara, 3 in provincia di Chieti, 2 in provincia dell’Aquila, 1 residente fuori regione, mentre 3 risalgono ai giorni scorsi e sono stati comunicati solo oggi dalla Asl) e sale a 2.738.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 96.981 dimessi/guariti (+221 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 84.877* (+3.418 rispetto a ieri). *Nel totale sono ricompresi anche 72.024 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche.
Sono 396 pazienti (-22 rispetto a ieri) i ricoverati in ospedale in area medica; 35 (-5 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 84.536 (+3535 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 8.184 tamponi molecolari (1.861.673 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 22.458 test antigenici (2.394.970).
Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 12,23 per cento.
Del totale dei casi positivi, 39.206 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+724 rispetto a ieri), 50.517 in provincia di Chieti (+1120), 43.851 in provincia di Pescara (+863), 46.105 in provincia di Teramo (+918), 2.364 fuori regione (+37) e 2.553 (+79) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità.