Furto aggravato
I carabinieri di Bomba hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato in concorso due italiani, un 64enne di Montesilvano N.D.R. e un 35enne di Pescara V.S. entrambi già noti alle forze dell’ordine e che al momento dei fatti godevano del regime di semilibertà.
Hanno agito con la classica tecnica dell’abbraccio e della cordialità, modalità con le quali sfilano orologi, monili e portafogli dalle tasche dei malcapitati.
Furti messi a segno da borseggiatori navigati, che si avvicinano alle loro prede, perlopiù anziani, fingono di chiedere un’informazione e poi le stringono a sé a mo’ di ringraziamento.
Il fatto risale al giorno 8 ottobre in pieno centro a Pietraferrazzana (Chieti). La vittima è un uomo di 76 anni, mentre gli autori del reato sono una coppia di uomini esperti in questo tipo di reati, che si avvicinano all’anziano e con destrezza riescono a sfilargli dalla tasca dei pantaloni il portafoglio.
Il colpo sarebbe andato a segno se non fosse stato per l’intervento di un’attenta persona che, dal balcone di casa sua, assiste alla scena. L’uomo, insospettito dalla presenza di queste due persone che non sono del luogo, le osserva e nota che con fare sospetto seguono la persona anziana. Quando poi li vede tornare indietro, uno di loro ha in mano un portafoglio che sta frugando con frenesia. Il cittadino comprende che l’anziano è stato derubato e, rivolgendosi con veemenza ad uno dei due borseggiatori, lo invita a restituire il maltolto.
L’intervento del cittadino risulta risolutivo. I due borseggiatori, una volta scoperti, abbandonano la refurtiva e fuggono a bordo di una Ford Focus posteggiata nelle vicinanze.
Ma il testimone non si accontenta di aver recuperato il portafoglio e messo in fuga i due delinquenti, chiama quindi il 112 e fornisce i dati della macchina con la quale si sono dileguati, oltre ad una descrizione dettagliata dei soggetti.
Una segnalazione risolutiva per i militari, che fermano i due borseggiatori lungo la Fondo valle Sangro Ss652, dopo una fuga verso il casello autostradale A14. Dopo appena 40 minuti dal tentato furto, i due cadono nella ragnatela dei controlli predisposti dalla Centrale Operativa di Atessa: i militari li fermano e li accompagnano in caserma.
“La mancanza dello stato di flagranza non ha permesso l’immediata esecuzione di una misura restrittiva, ma – spiega il comandante Compagnia Alfonso Venturi – grazie al preciso quadro indiziario raccolto dalla Stazione carabinieri di Bomba competente per territorio, sono stati denunciati in stato di libertà alla Autorità giudiziaria di Lanciano”.
“Ad entrambi – conclude il capitano Venturi – il Magistrato di sorveglianza di Pescara ha prontamente revocato il beneficio del regime di semilibertà di cui godevano”.