“Allarmismo inopportuno”.
Così l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Lanciano, Paolo Bomba, definisce le recenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa sul dissesto idrogeologico in alcune zone della città.
Bomba è intervenuto in consiglio comunale, mercoledì scorso, in risposta all’interrogazione di Giacinto Verna, ex assessore giunta Pupillo, oggi consigliere di minoranza (Azione).
“Chi oggi si erge a paladino, dovrebbe fare mea culpa”, ha detto l’assessore in aula.
“Perché le aree oggetto di dissesto idrogeologico, nel Prg elaborato dalla amministrazione comunale precedente, erano catalogate ‘bianche’. Ora, quindi, “dobbiamo riparare ad un errore gravissimo commesso negli anni scorsi”, da correggere con variante al Pai, “da zona bianca a zona rossa”, per poi ottenere finanziamenti e intervenire.
“I problemi non si risolvono con le chiacchiere sui giornali”, incalza Bomba, “ma con lavoro giorno dopo giorno, mettendo un mattone sopra l’altro per costruire le soluzioni”.
Cosi come è avvenuto per la strada Lanciano – Orsogna, prosegue l’assessore, “Abbiamo ottenuto un finanziamento di 2,6 milioni di Euro per un progetto avviato anni fa ma integrato da questa amministrazione”.
Tre progetti entro fine anno
Entro la fine dell’anno, l’amministrazione comunale avrà a disposizione i progetti per le tre aree interessate da nuovi sondaggi: Madonna del Carmine; piazza Memmo, piazza D’Amico e corso Trento e Trieste; via Del Ponte.
Tre nuovi sondaggi per modificare tre aree diverse della città di Lanciano da zone bianche a rosse nel Pai, il Piano di assetto idrogeologico della regione Abruzzo. È quanto ha disposto l’amministrazione comunale, con il settore Lavori pubblici, guidato da Paolo Bomba. L’iniziativa interessa la parte bassa di corso Trento e Trieste, nota per l’episodio di sifonamento dell’estate 2018, via del Ponte e Madonna del Carmine, dove è stata chiusa la chiesa per rischio crollo. Sono rilievi necessari, dice l’assessore Bomba al Tgmax, un passo propedeutico per ottenere finanziamenti e intervenire.
Per alcuni giorni, la viabilità in corso Trento e Trieste sarà ridotta ad una sola corsia, con senso unico a scendere verso piazza Plebiscito.
La replica di Verna
“Dopo 37 mesi dal vostro insediamento, non avete ancora risposto”, questa la replica di Verna in aula.
“La domanda era un’altra e l’assessore non ha risposto: se quel sistema di monitoraggio è in funzione, per controllare da un punto di vista della sicurezza. Ci avete detto che al momento non funziona, nessuno oggi legge quei dati. Le relazioni semestrali che facevano parte di quel progetto con la Università D’Annunzio, ‘in repentina e costante evoluzione’, voi non avete rinnovato la convenzione né il monitoraggio”.
“Se questo non è bastato per farvi comprendere quanto sia importante il monitoraggio, state sottovalutando il problema”, ha detto l’ex assessore.
“Alla interrogazione, se funziona il monitoraggio, se c’è una società che controlla, per sapere cosa stia accadendo nel sottosuolo, voi questa cosa non l’avete fatta”.