Si esercitavano nella boscaglia
Occultato in un sacco di plastica, tra la vegetazione del fiume Sangro, a Paglieta (Chieti): così i Carabinieri della Compagnia di Lanciano (Chieti), coordinati dal Capitano Vincenzo Orlando, insieme ai colleghi del nucleo subacquei di Pescara, hanno trovato il fucile con cui gli indagati dell’operazione denominata Dance Monkey si esercitavano nella boscaglia della Val di Sangro.
Tre le persone arrestate lunedì scorso dai militari, per spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali e porto abusivo di armi.
I sommozzatori hanno effettuato delle mirate ricerche nell’alveo del fiume Sangro, che attraversa il bosco in agro del comune di Paglieta.
Su specifica delega del pm Francesco Carusi, i Carabinieri del Nor, diretti dal S.Ten. Giuseppe Nestola, hanno attivato le ricerche nell’area individuata nel corso delle attività investigative, al fine di rinvenire il fucile, in possesso di alcuni indagati nell’operazione, con il quale gli stessi si esercitavano sparando agli alberi nella boscaglia.
Dopo circa un’ora di meticolose ispezioni, l’arma è stata trovata ben avvolta in un sacco di plastica ed occultata in acqua ai margini del fiume Sangro, non lontano dal luogo utilizzato dagli indagati per esercitarsi a sparare.
Si tratta di un fucile Breda semiautomatico cal.12, con la canna tagliata ed apparentemente senza matricola.
L’arma è stata quindi sequestrata, a disposizione dell’autorità giudiziaria inquirente che, a questo punto, oltre a disporre accertamenti specifici per risalire alla provenienza, potrà anche integrare le accuse con nuovi capi di imputazione.
Mastrippoliti, Cecchini e Spinelli, ristretti agli arresti domiciliari, attendono l’interrogatorio del giudice previsto per venerdì prossimo.