La notizia
Animi concitati all’assemblea dei soci di Ecolan, che si sono riuniti nel pomeriggio a Lancianofiera.
Il presidente Massimo Ranieri è stato confermato alla guida della Spa pubblica dei rifiuti, assieme al Cda uscente, composto da Antonio Scutti di Roccascalegna e Assunta Iocco di Orsogna. Ma non è stata una pura formalità, come accadeva in passato.
La cronaca
Approvato il bilancio di esercizio 2022, la ultradecennale compattezza dei sindaci si è sgretolata al punto 4 dell’ordine del giorno, per il rinnovo del Consiglio di amministrazione e, quindi, al punto 5, per il rinnovo della presidenza del Comitato unitario del controllo analogo della società in house.
Un clima teso che risente della imminente campagna elettorale per le regionali del 2024, in cui i partiti sgomitano per acquisire visibilità nelle partecipate.
Protagonista della fronda un gruppo di sindaci di cinque o sei piccoli comuni, riconducibili al centrosinistra.
La cronaca delle due ore di fermento ha visto altrettante interruzioni dell’assemblea per le riunioni pre-voto.
L’autocandidatura dell’avvocato Filippini
Ancor prima, una pec letta in aula dal presidente Ranieri, giunta ad assemblea avviata, ha surriscaldato l’ambiente: conteneva la proposta di autocandidatura nel Cda Ecolan dell’avv. Andrea Filippini, consulente legale del Civeta di Cupello.
Un coup de théâtre alla cui regia ci sarebbe il sindaco di Vasto nonché presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, il quale vorrebbe accelerare i tempi per una fusione tra i due consorzi che si occupano di rifiuti, inserendo un suo referente fidato nel Consiglio di amministrazione.
La proposta è caduta nel vuoto, tra il borbottio di alcuni sindaci infastiditi dal tentativo di ingresso a gamba tesa di un perfetto estraneo.
La fronda contro Finamore
La seconda proposta vedeva, invece, la conferma con voto unanime del Cda uscente in cambio della sostituzione di Pino Finamore, sindaco di Villa Santa Maria, alla presidenza del Comitato unitario con Danilo D’Orazio, sindaco di Castiglione Messer Raimondo.
“Per lo spirito di alternanza che ha sempre caratterizzato Ecolan”, ha detto nel suo intervento il sindaco di Lama dei Peligni, Tiziana Di Renzo, proponente per il gruppo che fa riferimento al sindaco di Montelapiano, Arturo Scopino, vice presidente della Provincia di Chieti, intervenuto più volte nella discussione.
“Il centrodestra con il sindaco di Lanciano ha la presidenza dell’assemblea dei sindaci Ecolan mentre al centrosinistra”, sostengono i piccoli comuni proponenti, “tocca la presidenza del Comitato unitario”.
“Accordo bipartisan”, puntualizzano, stipulato oltre una decina di anni fa, alla nascita della Ecolan Spa che conosciamo oggi, quando era sindaco di Lanciano e, quindi, presidente dell’assemblea Mario Pupillo.
Intesa, tuttavia, non riconosciuta in aula dai sindaci di centrodestra.
“Io non c’ero all’epoca”, dice il primo cittadino di Pollutri Nicola Di Pietro, richiamando con toni accesi i colleghi a lasciare i partiti fuori da Ecolan. “Qui abbiamo sempre votato all’unanimità”.
Anche il sindaco di Lanciano, Fillipo Paolini, presidente dell’assemblea, ha detto la sua. “Non c’ero 3 anni fa, ma non mi piacciono gli accordi. Se abbiamo votato il bilancio, non capisco perché non dobbiamo votare il rinnovo del Cda. E sono del parere – ha concluso – di confermare la presidenza del Comitato unitario all’amico Pino Finamore”.
Gli fa eco Maurizio Bucci, sindaco di Gamberale e neo segretario provinciale della Lega, “Qui non si è mai parlato di accordi, destra o sinistra”.
Tra le dichiarazioni di voto, si registra anche quella del sindaco di Altino, Vincenzo Muratelli: “Dichiaro pubblicamente che sono un socialista liberale, quindi di area di sinistra, e voto la fiducia a Ranieri e al Cda”.
Anche il sindaco di Monteodorisio Catia Di Fabio conferma il Cda uscente, “Squadra che vince non si cambia”.
Massimo Tiberini, primo cittadino di Casoli, rinnova la fiducia al Cda uscente “anche se ci sono delle cose da migliorare”, dice nella sua dichiarazione di voto. Per la conferma di Finamore, invece, pone una questione meramente temporale, “il candidato alla presidenza del Comitato unitario – dice – deve avere almeno una prospettiva di 3 anni di sindacatura per il mandato, altrimenti dovremmo tornare a votare”. E a Villa Santa Maria infatti si vota per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del sindaco a fine settimana.
Il punto 5 all’odg è stato, dunque, rinviato alla prossima assemblea dei sindaci soci.
“Con queste discussioni non diamo una bella immagine della Ecolan”, hanno commentato alcuni sindaci a fine assemblea.
“Ortona è il secondo comune per grandezza dentro Ecolan – ha concluso il sindaco Leo Castiglione – ma non ho mai chiesto poltrone negli organi amministrativi. Mi interessa soltanto che sia svolto un servizio di qualità”.