Pescara, 26 aprile 2016 – E’ fallito grazie all’intervento della Polizia l’assalto ad un portavalori sull’autostrada A14, al km 383,7 tra i caselli di Pescara Sud e Pescara Ovest. I malviventi erano quattro, avrebbero bloccato il portavalori con barra chiodata ed un mezzo pesante in transito, costretto a mettersi di traverso; poi sarebbero stati esplosi dei colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio, in aria e contro il blindato. Immobilizzati e disarmati gli addetti alla sicurezza. Il colpo, secondo quanto riferito dal Centro operativo autostradale (Coa) di Città Sant’Angelo, sarebbe andato a vuoto: i quattro avrebbero desistito a causa dell’arrivo della Polizia e sarebbero scappati per 700 metri a bordo di un furgone in transito rubato, poi dato alle fiamme prima di fuggire a piedi per le campagne. Sul posto sono presenti i mezzi di soccorso, oltre a polizia autostradale e polizia scientifica. Il tratto di autostrada è stato chiuso in direzione Nord. Si registrano code e rallentamenti sulla viabilità ordinaria. L’entrata consigliata per chi viaggia verso Ancona è Pescara Ovest, mentre l’uscita consigliata provenendo da Bari è Ortona (Chieti).
I banditi hanno agito poco prima delle 7. Ad avvisare la Polizia sarebbe stato un automobilista un transito, che aveva appena assistito alla fase iniziale dell’assalto.
Tra i primi a commentare l’accaduto è l’Ugl che torna a chiedere un tavolo di confronto aziende-sindacati per “Verificare che i mezzi utilizzati per il servizio fossero muniti degli elementari mezzi di sicurezza passivi e attivi”. Lo chiede l’Ugl sicurezza civile Abruzzo attraverso il segretario regionale Fabio Urbini. “Più di una volta infatti – spiega – ci sono capitate segnalazioni, regolarmente rigirate alle autorità, in cui molti lavoratori segnalano la mancanza di barre anti taglio sui mezzi, mancanza di spumablock ma sopratutto mezzi inadeguati e vecchi per il servizio di trasporto valori”. Nell’esprimere solidarietà ai colleghi che hanno subito la rapina, Urbini chiede ai Prefetti della regione “un tavolo unico con le aziende e i sindacati per delineare procedure e linee guida atte a tutelare i lavoratori del settore che sono sempre più abbandonati a se stessi a favore dei guadagni delle aziende”.
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