A Lanciano
Paolo Mengoli e altri la sera del 14, Simona Molinari il 15 e Daniele Silvestri il 16: questo il programma dei concerti delle Feste di settembre, a Lanciano (Chieti), ai tempi del Coronavirus.
L’annuncio è stato fatto in conferenza stampa dal presidente del comitato Feste, Maurizio Trevisan, assieme al sindaco Mario Pupillo, l’assessore alla Cultura Marusca Miscia e il consigliere comunale Lorenzo Galati.
I concerti avranno un prezzo popolare, da 1 euro (Mengoli e Molinari) a 10 euro (Silvestri), e si svolgeranno in piazza Plebiscito. Prenotazione obbligatoria. “Ci saranno al massimo 1000 posti a sedere – precisa Trevisan – il progetto è ancora in via di definizione e potrebbe prevedere qualche posto in meno”.
Per gli altri appuntamenti della tradizione bisognerà ancora fare le valutazioni, a causa dei restringimenti per contenere il contagio da Coronavirus.
Saranno tuttavia Feste in tono minore, dalla Fiera del giocattolo di S.Egidio alla tradizionale paratura, che comunque sarà allestita.
Il luna park non sarà allestito al piazzale “Memmo”: a giorni, infatti, Tua avvierà il cantiere per la sistemazione del terminal bus. Probabile che qualche giostra in più, oltre quelle dei piccoli, possa essere allestita in piazza D’Amico, ma è una soluzione sub judice. L’area fiera, proposta dell’amministrazione comunale, non piace ai giostrai. Allo studio c’è anche piazza dell’Unita d’Italia.
Con le norme anti-contagio i problemi per l’organizzazione si sono acuiti. “Resta un punto interrogativo sulla manifestazione di S.Egidio – spiega il sindaco Pupillo – che potrebbe essere quest’anno allestita in maniera diffusa in città per evitare assembramenti: sono 180 gli espositori, stiamo vedendo di ampliare l’area espositiva a via Duca degli Abruzzi e a corso Bandiera”. Si pensa ad una sola fila di bancarelle con il giusto distanziamento. “Ci saranno i volontari della protezione civile a far rispettare le regole, indossare la mascherina e disinfettare le mani”.
Il Dono, invece, è stato ufficialmente annullato. I cortei sono ancora vietati, è stato detto in conferenza stampa. L’assessore Miscia sta cercando di organizzare un evento alternativo “e innovativo – ha detto – che stiamo studiando assieme all’arcivescovo Emidio Cipollone”, per non rinunciare del tutto all’appuntamento tradizionale, segno di devozione alla Santa patrona Madonna del Ponte.
“Invito la cittadinanza a comprendere le difficoltà e le discrasie che ci saranno rispetto alle altre edizioni”, ha concluso Miscia.
“Neppure la processione si svolgerà”, riferisce il consigliere Galati. L’arcivescovo, che ha vietato le processioni nella diocesi Lanciano-Orrtona, celebrerà soltanto la funzione religiosa in cattedrale.
Ci saranno restrizioni anche per la nottata di apertura tra il 13 e il 14 settembre, soprattutto in piazza Garibaldi per la consueta cena a base di porchetta: l’amministrazione comunale sta valutando di non consentire l’allestimento dei tavoli.
“Il budget complessivo è di circa 100 mila euro“, ha detto Trevisan.
Ad oggi non è garantita neppure la presenza della tradizionale banda, perché “oltre alle norme anti-Covid, c’è da rispettare anche l’anti-terrorismo”.
Fuochi d’artificio annullati: i lavori all’ex ippodromo Villa delle rose si sono prolungati, a causa del lockdown; ma il Comitato non rinuncerà agli spari di apertura, per i quali restano da concordare le modalità.
“Certo, avremmo potuto decidere di annullare completamente il cartellone di eventi – sottolinea Trevisan – ma abbiamo voluto comunque organizzare qualcosa, perché riteniamo che i cittadini, dopo tanti giorni di lockdown e un anno non proprio sereno, meritassero anche qualche momento di svago. Ovviamente sarà nostra cura, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, delle forze dell’ordine e di tutti i commercianti della città, far sì che le Feste, se pur in forma ridotta, si svolgano nel massimo della serenità e sicurezza, ma mi appello anche al buon senso dei cittadini, già ampiamente dimostrato in questi mesi, affinché rispettino tutte le regole e i comportamenti corretti”.
Insomma ci sono ancora molti dettagli da definire. “L’amministrazione comunale sta lavorando, nonostante le restrizioni anti-Covid – ha concluso il sindaco – per garantire comunque le Feste alla città. Anche perché – nota polemica – lungo la costa frentana la vita non si è fermata, i nostri giovani si spostano lì”.
Le cronache delle ultime settimane narrano anche di movida e mancato rispetto delle misure anti-Covid.
Come fare per garantire maggiore sicurezza, durante le Feste? Il sindaco sta valutando di obbligare in quei giorni l’uso della mascherina, in città, anche all’aperto.